L’annuncio del Cremlino: domani l’annessione delle regioni
ucraine aderenti ai referendum
Si svolgerà domani a Mosca la cerimonia per l’annessione dei territori
ucraini, ufficializzando i risultati dei referendum, dove è prevalsa una
netta maggioranza di votanti favorevoli all’unione con la
Federazione Russa. La conferma arriva direttamente da una nota del
Cremlino, in cui si aggiunge che sarà lo stesso presidente Vladimir
Putin a prendervi parte. Coinvolte nel processo di annessione quattro
regioni (Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson ) che entreranno a
far parte del nuovo distretto federale della Crimea, nonostante la quasi
totalità della comunità internazionale si sia espressa contro il
riconoscimento dei referendum.
Si tratta, infatti, di una palese violazione del diritto internazionale, legata all’ “operazione militare speciale”
avviata lo scorso febbraio per decisione del Cremlino, inizialmente per
rispondere alle richieste d’intervento delle autorità filorusse nel
Donbass, e poi estesa all’intera Ucraina per sollevare il governo di Kiev.
Sono passati diversi mesi dall’inizio del conflitto, che continua a
produrre morte e devastazione in entrambi gli schieramenti, e sembra al
momento lontana una soluzione diplomatica che possa porre fine ai
combattimenti sul terreno.
L’ultima mossa del Cremlino, con il
riconoscimento dei risultati referendari, è destinata ad acuire
ulteriormente la tensione già altissima, con il rischio di avvitamento verso
un’escalation militare dalle conseguenze imprevedibili, dopo che la parte
russa ha paventato recentemente di non escludere il ricorso alle armi nucleari.