Le conseguenze del voto nazionale sulle prossime elezioni regionali:
l’ipotesi del campo largo nel centrosinistra per sfidare l’unità del
centrodestra

Il successo elettorale nelle politiche del 25 settembre scorso della coalizione di centrodestra, pronosticato dai
sondaggi, ha confermato la forza trainante di Fratelli d’Italia, risultato il partito più votato dalla maggioranza degli elettori, con oltre il 26% dei consensi raccolti, in un contesto che ha registrato il più basso tasso di
affluenza dal Dopoguerra ad oggi. Un pieno di voti di gran lunga superiore alle preferenze di voto espresse per Lega e Forza Italia, gli altri due partner della coalizione, che insieme alle liste di Noi Moderati, che non superando l’1% non ha avuto eletti, hanno raggiunto l’obiettivo necessario per disporre della maggioranza assoluta in entrambi i rami del prossimo Parlamento.

Analizzando il voto su base regionale, il centrodestra unito è risultato vincente sulla gran parte del territorio confermando la media nazionale. Il Lazio non costituisce un’eccezione. E’ il Centrodestra lo schieramento più votato alla Camera in tutte e 2 le circoscrizioni del Lazio, seguito dal centrosinistra e poi dal M5s. Lo stesso schieramento primo anche al Senato e il partito con più voti è Fratelli d’Italia, pari al 31,90%. Nelle 12 sfide dei collegi uninominali,
nove alla Camera e tre al Senato, dieci sono andati alla coalizione guidata da Giorgia Meloni e due al centrosinistra.

Gli esiti delle politiche nazionali sono destinati a condizionare anche le ormai imminenti elezioni regionali nel Lazio. Secondo indiscrezioni non confermate, il governatore Nicola Zingaretti, neo eletto alla Camera,
dovrebbe dimettersi dalla carica all’inizio del mese di novembre,  aprendo la strada verso il voto che eleggerà il suo successore a governatore della Regione Lazio. Intanto è già iniziato il dibattito all’interno dei partiti per trovarsi pronti
all’appuntamento elettorale. Nicola Zingaretti confida di trovare un’intesa tra il centrosinistra e il M5S, seguito sulla stessa linea dal segretario del Pd Lazio Bruno Astorre, applicando lo stesso modello di alleanza già sperimentato in questa legislatura. Sembra più chiara la situazione del centrodestra, dove spetterà a Fratelli d’Italia indicare il nome del candidato governatore, in base agli accordi della coalizione, ma resta ancora riserbo sul nome da presentare agli elettori.