Il provvedimento è a favore del disagio e dell’emergenza abitativa e riguarda i fragili e le persone “meritevoli di tutela”

Se ne parlava da mesi e più precisamente da quando l’assemblea Capitolina aveva votato una mozione lo scorso giugno al riguardo. La stessa si riferiva ad una deroga al Decreto Lupi del 2014 e riguarda la lotta alle occupazioni abusive degli immobili, mentre la deroga in sé prevede che nelle situazioni con la presenza di minorenni e/o meritevoli di tutela e a garanzia delle condizioni igienico-sanitarie, la misura non si applichi. E oggi il sindaco ha dato seguito a quanto votato a giugno, firmando la direttiva che deroga l’art. 5 del medesimo D.L.

La misura riguarda i c.d.“meritevoli di tutela” e fragili, i quali possono contare sulla possibilità di iscrizione della residenza nel luogo in cui hanno la dimora abituale e di potersi allacciare ai servizi pubblici essenziali (es. acqua, energia ecc.) e specifica che tale deroga debba essere considerata “nella fase transitoria che precede la ricollocazione”, almeno per persone seguite dai servizi sociali e con particolari fragilità e vulnerabilità (disabili, minori, ultrasessantacinquenni), con un reddito inferiore a quello richiesto per accedere alle graduatorie Erp. Idem per i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e, infine, per le persone e i nuclei familiari in condizione di precarietà abitativa, tale da mettere in discussione le condizioni igienico-sanitarie minime.

“La direttiva di oggi “La dignità delle persone viene prima di tutto”, ha spiegato il sindaco Gualtieri. “Roma Capitale è per il rispetto della legge e, insieme alle altre istituzioni, abbiamo dato in questi mesi un forte impulso al ripristino della legalità, risolvendo criticità di anni in modo pacifico e condiviso. Inoltre, in questo ultimo anno, abbiamo lavorato costantemente per garantire un tetto ad ogni famiglia che ne ha bisogno, più che raddoppiando lo sforzo finanziario per il diritto alla casa. D’altro canto, non possiamo però dimenticare che tante persone, vittime di pesanti condizioni di precarietà, necessitano di un aiuto immediato. Ecco perché abbiamo sentito il dovere di tutelare quei diritti fondamentali garantiti dal riconoscimento della residenza. Ed è quello – ha concluso – che vogliamo continuare a fare per evitare che chi vive ai margini venga spinto ancora di più nella disperazione”.

Ricordiamo che l’art. 5 del D.L. Lupi del 2014 prevede il divieto di residenza, di allacciamento ai pubblici servizi per chiunque occupi illegalmente un immobile e l’impedimento per 5 anni a partecipare alle procedure di assegnazione di alloggi popolari se si tratta di un immobile Erp.