Pubblicata la manifestazione d’interesse, ora è parte la caccia al miglior progetto per la realizzazione. Il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato un’ordinanza che chiude la procedura del Vas

Un passo avanti in una vicenda che ha fatto e farà tanto discutere anche in futuro, come quella del termovalorizzatore di Roma. L’iter prosegue e nella giornata odierna, giovedi 1 dicembre, è stata pubblicata la manifestazione d’interesse per la realizzazione dello stesso impianto. La manifestazione d’interesse riguarda infatti la progettazione, l’autorizzazione all’esercizio, la costruzione e la gestione di un impianto di termovalorizzazione e degli impianti “ancillari” (impianti-satellite), deputati alla gestione delle ceneri residue dal trattamento termico (ceneri). Il soggetto prescelto dovrà provvedere tra le altre cose, anche a mitigare le emissioni di anidride carbonica (cattura della Co2), a ottimizzare la distribuzione dei vettori energetici recuperati, come la produzione e distribuzione dell’energia termica prodotta. Le proposte dovranno contenere un progetto di fattibilità, una bozza di convenzione, il piano economico-finanziario e la specificazione delle caratteristiche del servizio e delle modalità di gestione.

Come detto, nella giornata odierna, il sindaco Gualtieri ha approvato definitivamente il piano rifiuti chiudendo la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e in contemporanea a questa ne ha avviata un’altra che stabilisce l’apertura della manifestazione d’interesse per la realizzazione del termovalorizzatore, individuandone la localizzazione. L’impianto dunque sorgerà a Pomezia, nella zona di Santa Palomba, un’area industriale. Il termovalorizzatore gestirà 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati.

L’avvenuta conclusione della procedura di VAS è un passaggio fondamentale che ha consentito di arrivare alla definitiva approvazione del Piano stesso che comprende anche due impianti di selezione delle frazioni secche da raccolta differenziata e due per la digestione anaerobicadella frazione organica e dei centri di raccolta. Durante la medesima procedura, sono state oltre 600 le osservazioni pervenute, alle quali è stata data risposta e che hanno contribuito a migliorare il Piano. In particolare sotto l’aspetto relativo al monitoraggio ambientale e sanitario. Tra le novità è stata introdotta anche l’istituzione di un Osservatorio di Piano, composto dalle istituzioni e da soggetti competenti in materia di protezione ambientale. L’organismo, che farà da supporto al Commissario, garantirà un confronto costante con il territorio e si avvarrà di un comitato scientifico con esperti di livello internazionale.

L’attuazione del piano consentirà di raggiungere l’obiettivo “discarica zero” e non è prevista la realizzazione di discariche di servizio.

La ricezione delle proposte si svolgerà nel corso dei prossimi tre mesi e verrà scelta quella considerata migliore sulla base di criteri che, per l’80%, terranno conto dell’aspetto tecnico e per il restante 20% dell’aspetto economico.

La posa della prima pietra del nuovo termovalorizzatore è prevista per la primavera del 2024 e l’impianto sarà completato nel 2026.