Denunce per 61 persone con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato: grazie alle dichiarazioni false hanno ottenuto indebitamente il Reddito di Cittadinanza, percependo senza i dovuti requisiti oltre 430mila euro.

L’indagine dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma si inserisce in una più ampia campagna di accertamenti mirati alla verifica dei requisiti utili dichiarati dai percettori per ottenere il sussidio introdotto nel 2019 dal Governo Conte I.

Negli ultimi giorni sono state 61 le persone denunciate a piede libero per aver dichiarato il falso e così rientrare nei parametri per ottenere il reddito.

Il lavoro dei militari è stato svolto in sinergia con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro presso anagrafe, Banca Dati Motorizzazione Civile e INPS, potendo riscontrare che i 61 soggetti avessero “dimenticato” di dichiarare il possesso di appartamenti e terreni e “gonfiato” le persone presenti nel nucleo familiare, inventando ad arte l’esistenza di più componenti della famiglia e ottenere, di conseguenza, un Reddito di Cittadinanza più cospicuo. Tra gli altr, invece, tra le dichiarazioni false, tornano a percepire il reddito senza averne diritto anche chi ha procedimenti giudiziari a proprio carico. Nello specifico anche tra gli ultimi accertamenti sono emersi soggetti destinatari di misure precautelari e cautelari, con restrizioni agli arresti domiciliari e in carcere e circa condanne penali ricevute negli ultimi dieci anni.

Dai calcoli effettuati, le 61 persone avrebbero percepito, in assenza dei requisiti di Legge, la somma complessiva di 430.306 euro.