La raccolta differenziata di Roma compie un passo avanti e lo fa attraverso il maxi-contenitore installato in Piazza Fabrizio De Andrè, nel quartiere Magliana. Si tratta di una sperimentazione, per la prima volta nella Capitale e lo stesso maxi-contenitore potrà raccogliere fino a 13 tipologie di materiali con scomparti di varia capienza. Inoltre ha anche una capacità di 750 litri. In questo contenitore potranno essere conferiti anche materiali riciclabili che vanno dai RAAE, come i cellulari, le radio portatili e i piccoli elettrodomestici, fino alle varie tipologie di lampade, cartucce, cd e videocassette. Inoltre si potranno conferire anche pile esauste, capsule del caffè, bombolette spray e anche l’olio domestico. Dunque un contenitore che riesce ad “abbracciare” molti materiali diversi tra loro.

Oggi, giovedi 9 marzo, c’è stata l’inaugurazione dello stesso contenitore, alla presenza tra gli altri del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dell’assessore all’Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi. “Voglio esprimere innanzitutto un ringraziamento particolare a tutti i lavoratori – ha dichiarato il Primo Cittadino – al Direttore generale di Ama Andrea Bossola e al vicedirettore Emiliano Limiti, all’Assessora Alfonsi, al Presidente Gianluca Lanzi e allo IED. Oggi si mette un tassello fondamentale nella nostra strategia di forte cambiamento nella gestione dei rifiuti. Accorciamo la filiera e andiamo verso il riuso e il riciclo di materiali che spesso sono un problema di smaltimento per i cittadini. Vogliamo che, dopo questo progetto pilota, in tutti i municipi ci siano strutture per accogliere i materiali più segmentati e frazionati che spesso vengono conferiti in modo errato. Proprio ora che, senza alcun effetto negativo sulla raccolta, è stata chiusa anche la discarica di Albano, dobbiamo proseguire sulla strada della chiusura del ciclo dei rifiuti e dell’autonomia impiantistica. Con il Termovalorizzatore, i biodigestori anaerobici, l’economia circolare, i centri di raccolta, finalmente Roma ha un piano organico e, con gli sbocchi temporanei di lungo periodo che abbiamo ottenuto, anticipiamo il nuovo modello di sviluppo industriale, senza discariche e senza Tmb. Il nostro obiettivo è quello europeo di Zero discarica e quello di oggi è un altro passo”, ha concluso Roberto Gualtieri.

L’avvio della sperimentazione di questo innovativo contenitore per la raccolta differenziata – ha aggiunto l’assessore Alfonsi – è il punto di partenza dal quale abbiamo lanciato una idea, raccolta da IED che, per il cinquantenario della sua sede romana, desidera donare un progetto alla città. Grazie al protocollo siglato con l’Istituto 24 studentesse e studenti dei corsi di Product Design e Media Design lavoreranno a progetti di postazioni di recupero, riuso e riciclo specificamente concepiti e disegnati per la città di Roma. Dotare la città in modo capillare di postazioni per il recupero di oggetti e materiali progettate con i criteri del design significa, da un lato contribuire concretamente alla diffusione della cultura dell’economia circolare per promuovere le buone pratiche mirate alla riduzione della produzione di rifiuti e, dall’altro, arricchire e rendere più bello l’arredo urbano”.

Un contenitore come quello inaugurato oggi a Roma, è principalmente usato anche in altri Paesi europei come Spagna, Portogallo, Slovenia e Dubai. Per l’occasione, è stato anche illustrato il protocollo d’intesa siglato da Roma Capitale con l’Istituto Europeo di Design. Tutto questo rientra nei festeggiamenti per i cinquant’anni della sede romana dello IED, il quale ha scelto di donare un progetto dedicato alla stessa città di Roma sul tema del riuso e della sostenibilità.  Roma Capitale e IED hanno concordato di proporre il progetto “Upcycling! Recycling!” agli studenti e alle studentesse delle Scuole di Design e Arti visive per l’Anno Accademico 2022/23. Obiettivo: generare idee e proposte innovative sui metodi di coinvolgimento della cittadinanza verso la raccolta differenziata e la prevenzione della produzione dei rifiuti, per promuovere l’economia circolare e il recupero di oggetti di diverso tipo. IED, partendo dal modello della postazione che viene messa a terra a piazza De Andrè, ha proposto ai suoi studenti di progettare un prototipo avanzato di postazione per la raccolta di oggetti e materiali da destinare al riutilizzo e al riciclo, connotata da elevati standard di design e nuove “bocche”, proponendo anche voci diverse in base all’esperienza che fanno i più giovani della città e dei consumi, e con la realizzazione di Game APP e di un personaggio animabile in 3D per una efficace comunicazione dei principi dell’economia circolare, con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni, utilizzando i linguaggi a loro più familiari.

Il design è una disciplina che genera l’attitudine a pensare fuori dagli schemi e a osservare un problema da più prospettive ma, soprattutto, che allena l’abilità di sviluppare soluzioni lungimiranti, in grado di evolversi nel tempo e con gli utenti. Per queste caratteristiche, il designer può essere considerato uno dei primi anelli nella catena produttiva dell’economia circolare – ha commentato Laura Negrini, direttrice IED Roma. “Siamo felici di offrire questa vocazione al servizio della nostra città proprio nell’anno in cui la sede romana di IED compie 50 anni. Un anno che abbiamo scelto di dedicare alla creazione di progetti ed eventi che intercettano e rispondono a bisogni collettivi”.