Termina con un ko il cammino al Sei Nazioni dell’Italia, battuta in una gara rimasta in bilico fino all’ultimo. Per gli azzurri di Kieran Crowley si trattava dell’ultima chance di conquistare una vittoria nel torneo, mentre per i britannici l’obiettivo era confermare un posto sul podio. La quinta sconfitta vale per l’Italia la conquista del poco ambito cucchiaio di legno, assegnato alla squadra sempre sconfitta nella competizione. L’Italia parte bene e costringe più volte la Scozia al fallo nel punto d’incontro. Allan sbaglia il primo calcio, non il secondo e porta in vantaggio gli Azzurri. La squadra di Townsend risponde con un’azione continuata, rinuncia ai pali e alla fine colpisce con Van der Merwe, che nei pressi della bandierina firma la meta. L’Italia risponde subito, gran placcaggio di Nicotera e Riccioni forza il tenuto: Allan segna il 5-6. I successivi 15 minuti sono contraddistinti da un assalto scozzese: prima in rimessa, poi in mischia, la squadra di casa insiste nel tentativo di portare a casa la marcatura pesante. Il gruppo azzurro soffre, Riccioni cede più di una volta e al 28′ viene sanzionato con un giallo. I padroni di casa con l’uomo in più riescono a colpire: Kinghorn salta Fusco e segna il 12-6. Nel momento più difficile, Fischetti prende in mano la mischia azzurra e guadagna un calcio fondamentale che permette ai suoi di tornare in attacco: l’azione sfuma per un in avanti di Ruzza su passaggio non perfetto di Iachizzi. Nel finale la Scozia resiste all’ultimo assalto azzurro, contrattacca a sfiora la meta con una grande azione nella quale tutti i trequarti toccano il pallone. Gesi salva miracolosamente su Kyle Steyn a 2 metri dalla linea di meta e il primo tempo termina sul 12-6 per i padroni di casa. Nella ripresa la Scozia parte in quarta. Recupera il pallone all’altezza dei 10 metri italiani, si porta nei 22 con un calcio di punizione e con un un’altra azione prolungata va a segnare con Kinghorn, che è bravo ad attaccare la linea e segnare il 19-6. Gli azzurri accelerano e un bel calcetto di Paolo Garbisi manda in meta Allan alla bandierina: 19-11. Il mediano in forza al Montpellier riporta l’Italia in scia degli scozzesi con il calcio del 19-14. Il finale è forti tinte italiane , con un altro calcio di punizione guadagnato in maul. Gioca rapida, va vicinissima più volte alla marcatura prima con Zuliani, poi con Alessandro Garbisi. A 30 secondi dalla fine un in avanti di Pettinelli vanifica l’ultima azione degli Azzurri. Il match però finisce con la beffa: la Scozia gioca la mischia dai propri 5 metri, attacca con Van der Merwe al largo e serve Kinghorn che vola in mezzo ai pali per il 26-14 finale. Un risultato severo che punisce più del dovuto l’Italia, che si mette alle spalle un Sei Nazioni complessivamente e qualitativamente migliore rispetto a quello di un anno fa. Resta forte il rammarico per l’occasione gettata via una settimana fa con il Galles all’Olimpico, con gli azzurri che sono mancati nella sfida più abbordabile, ma sono innegabili i passi avanti compiuti dal punto di vista del gioco e della crescita di alcuni giocatori, nell’anno che condurrà ai campionati del mondo.