Nella seduta odierna del Senato, c’è stato anche un ricordo di Bruno Astorre, il Senatore tragicamente scomparso togliendosi la vita e lanciandosi dalla finestra di uno degli uffici dello stesso Senato. Il ricordo, è stato affidato oggi ad un senatore di lungo corso del Pd, Dario Franceschini che con Astorre ha condiviso tanti momenti politici. Queste le sue parole: “Incredulità, dolore rabbia, frustrazione, perchè ci siamo chiesti come non abbiamo potuto capire, non vedere e aiutare Bruno. Lui che era il più allegro e il più cordiale, ogni mattina abbracciava tutti. Un abbraccio e un sorriso che gli sono stati restituiti nel campo sportivo della sua Colonna con i discorsi degli amici e degli avversari, con il dolore composto di Francesca e quella fila struggente di sindaci con le fasce tricolori a rendergli silenziosamente omaggio e i fuochi d’artificio sparati sui castelli.  La risposta a chi è stato Bruno Astorre – ha proseguito Franceschini –  è stata tutta nell’abbraccio di quel campo sportivo. Un uomo che si è fatto voler bene da tutti, perchè ha fatto della politica uno strumento per fare del bene alle persone, impegnandosi per risolvere ogni problema. Nella camera ardente sono stato di fianco a Francesca e tanti sconosciuti dicevano che Bruno Astorre li aveva aiutati quando avevano bisogno. Si tratta di un metodo antico, ma efficace per gestire il rapporto con gli elettori. Era una politica fatta di ascolto che post e tweet non sostituiranno mai. Lui voleva le preferenze nella legge elttorale e abbiamo avuto molte discussioni, perchè lui voleva le preferenze e io sollevavo le criticità. In una delle ultime tornate elettorali gli proposi di candidarsi alla Camera, mi guardò male e disse che il Senato era casa sua. Bruno Astorre è stato un chicco di frumento seminato nella terra e nella sua terra, stanno già nascendo tante spighe di grano”.