Aria di campagna elettorale. Cittadini di 791 comuni chiamati al voto il 14 e il 15 maggio prossimo per decidere il Sindaco della propria città. Grandi e piccoli comuni, 18 capoluoghi, tra cui Latina e Catania, il comune con più abitanti. Nel Lazio, in particolare, saranno 47 i comuni che cambieranno o confermeranno il Primo cittadino.

Amaseno, Anagni, Aquino, Arpino, Atina, Boville Ernica, Ferentino, Filettino, Fiuggi, Pico, Pignataro Interamna, Serrone Villa Latina e Villa Santa Lucia sono i comuni in cui si apriranno le urne nella provincia di Frosinone.

Nella provincia di Latina, invece, oltre al capoluogo saranno giorni di elezioni ad Aprilia, Bassiano, Campodimele, Lenola, Roccagorga, Sonnino e Terracina, comune commissariato a seguito dell’operazione Freebeach.

Periodo di campagna elettorale anche per i comuni di Belmonte in Sabina, Borgorose, Rocca Sinibalda e Varco Sabino nella provincia di Rieti.

Nell’area metropolitana della Capitale invece sono chiamate alle urne i cittadini di 17 comuni: Affile, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Fiumicino, Gallicano nel Lazio, Magliano Romano, Morlupo, Olevano Romano, Pomezia, Rocca di Papa, Roccagiovine, Sacrofano, San Cesario, Santa Marinella, Segni, Valmontone e Velletri.

Quattro invece i comuni nella provincia di Viterbo: Sutri, Valentano, Vallerano, Vignanello.

Anci (Associazione nazionale comuni italiani) pubblica il vadevecum, in un’ottica di supporto ai Comuni che andranno al voto, contiene lo scadenzario degli adempimenti del procedimento elettorale, e da una panoramica sulle più recenti novità normative in materia, pareri del Ministero dell’Interno e giurisprudenza. Si tratta dunque di uno strumento operativo per orientarsi, ad esempio, sul numero di sottoscrizioni necessarie per la presentazione delle liste, gli atti che possono essere adottati dopo l’indizione dei comizi elettorali. Completa il quadro, una tavola sinottica delle disposizioni su operazioni elettorali, comunicazione istituzionale e propaganda.
Il Vademecum fornisce anche un’elaborazione dei dati della prossima tornata elettorale: il 14 e 15 maggio con eventuali ballottaggi il 28 e il 29 maggio nelle regioni ordinarie e date diverse per quelle a statuto speciale, andranno al voto 791 Comuni. Di questi 107 con popolazione superiore ai 15.000 abitanti e 684 con popolazione inferiore. Si voterà in 18 Comuni capoluogo di Provincia, mentre la popolazione interessata è di 7.190.818 e quella votante di 6.314.913. Sono questi alcuni dati forniti dal Viminale ed elaborati da Anci nel Vademecum.
Tra i 18 capoluoghi di provincia (Ancona, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Udine, Vicenza), uno è anche capoluogo di Regione (Ancona), uno è Capoluogo sede di Città Metropolitana (Catania), mentre sette superano i 100.000 abitanti (Ancona, Brescia, Catania, Latina, Siracusa, Terni, Vicenza).
La Sicilia è la regione con il maggior numero di Comuni alle urne, 128, mentre la regione con meno Comuni al voto è la Valle d’Aosta (un solo comune). I Comuni di nuova istituzione che andranno per la prima volta al voto sono: Moransengo-Tonengo (in provincia di Asti) e Bardello con Malgesso e Bregnano (in provincia di Varese). Il Comune più piccolo che andrà alle elezioni è Bergolo, in provincia di Cuneo, che conta solo 67 abitanti. Il Comune più grande che andrà al voto, con 293.902 abitanti, è Catania, che conta anche il maggior numero di elettori, 263.333.