Sarà Agrigento la Capitale Italiana della Cultura 2025. Il riconoscimento ufficiale è arrivato questa mattina presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia, nella sede del Ministero della Cultura. La città siciliana ha avuto la meglio sulle altre 9 finaliste, tra cui figuravano ben due realtà del Lazio come Civita di Bagnoregio in provincia di Viterbo e Roccasecca in provincia di Frosinone.
Agrigento ha vinto per queste motivazioni: “Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione tra l’individuo, il prossimo e la natura coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i Comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare ad un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale ed internazionale. Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un’ottica di innovazione e promozione e, di conseguenza, di successivo sviluppo socio-economico che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria. La giuria pertanto raccomanda la città di Agrigento per il titolo di Capitale della cultura per l’anno 2025”.
L’iniziativa della Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014 e il titolo viene conferito annualmente a una città dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della cultura. Ad oggi, hanno ricevuto il riconoscimento: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015), Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma (2020-21), Procida (2022), Bergamo-Brescia (2023), Pesaro (2024). Lo scopo di questa iniziativa è quello di “sostenere, incoraggiare e valorizzare la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura” Oltre ad Agrigento e alle due città del Lazio, le altre finaliste erano Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila) e Spoleto (Perugia).