Il calo della natalità è uno dei temi fondamentali da affrontare per l’attuale governo Meloni e gli ultimi dati Istat dimostrano come il nostro paese sia più cauto e meno affezionato a mettere al mondo nuovi pargoli Made in Italy. Sempre l’Istat, però, nei giorni scorsi ha pubblicato dei dati da far saltare di gioia chi segue posizioni pro-vita: sono drasticamente diminuite le interruzioni volontarie di gravidanza.

A gennaio 2023 solo 1.144 aborti volontari a confronto dei 5.143 del gennaio 2022. Dati simili per febbraio, 1020 nel 2023, 5.700 invece nel 2022.

Ma come è possibile che non siano aumentate le nascite?

Sicuramente l’annuncio dell’Aifa sulla distribuzione gratuita della pillola contraccettiva, dopo il via del Comitato prezzi e rimborsi, ha dato un grande aiuto a prevenire gravidanze indesiderate, la risposta più adatta è da ricercarsi all’origine (questa volta letteralmente) della vita.

La verità è che facciamo meno sesso. L’allarme lo aveva lanciato l’illustre quotidiano statunitense The New York Times con un articolo dal titolo “Have more sex, please!” (Per favore fate più sesso), ma adesso la previsione nefasta sull’”epidemia di solitudine”, così indicata oltreoceano, arriva anche in Italia.

“Colpa dell’insicurezza, degli stili di vita “sul divano”, dei social che allontanano la corporeità” per citare un titolo di Repubblica, ma sembrerebbe ormai confermata, proprio da studi accademici, che anche i giovani sono meno affezionati alle conquiste erotiche, preferendo una vita sedentaria e con meno responsabilità, tipo quella di dover conquistare un partner e consumare una quantità indefinita di calorie sotto le lenzuola e magari rischiare anche di essere insoddisfacente e di fare brutta figura.
Ecco spiegata la statistica, meno sesso, meno incidenti di percorso che costringono a ricorrere a soluzioni mediche. Ma tra i motivi a monte della mancanza di libido non possiamo dimenticarne uno: la mancanza di sicurezza economica e lavorativa. Basta girarci intorno: i latin lover non sono azionisti di multinazionali plurimiliardarie, ma sicuramente non se la passano male. Forse è comprensibile che un giovane, in erba nel mondo del lavoro con un contratto a tempo determinato e paga minima, che vive ancora a casa dei genitori arrivi la sera dopo un turno di 8 ore non abbia voglia di sfiorare il partner o peggio ancora andare in giro a fare conquiste tra champagne e fragole.