Si torna al lavoro, a dirlo è l’Istat che ha pubblicato i dati relativi al primo trimestre del 2023 sul mondo del lavoro. A marzo 2023, rispetto al mese precedente, aumentano gli occupati, tra queste persone che fino al mese prima erano disoccupate, infatti rimangono quasi invariati gli inattivi, chi non lavora, non studia e non cerca occupazione.
L’occupazione cresce, sono 22mila le assunzioni in questione tra uomini e donne, dipendenti e per tutte le classi d’età tranne quella dei 25-34enni, fascia purtroppo che ha subito un rallentamento nelle assunzioni.
Il tasso di occupazione rimane stabile al 60,9%, a cambiare è il numero di persone in cerca di lavoro: il tasso di disoccupazione totale scende al 7,8%, quello giovanile al 22,3%.
Preoccupa la stabilità del numero di inattivi, tra i 15 e i 64 anni. L’inattività cresce tra gli uomini e tra chi ha 50 anni o più, mentre diminuisce tra le donne e le fasce di età tra i 15-24enni e i 35-49enni. Sono purtroppo variazioni minime, il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%.
Dati del primo trimestre del 2023 che rassicurano se li confrontiamo allo stesso periodo del 2022. L’anno scorso, periodo di post-pandemia in cui il mondo del lavoro subiva ancora le incertezze legate al covid e possibili chiusure, comunque si dimostrò un periodo positivo e di timida crescita. Rispetto a marzo 2022, però,  diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro, una diminuzione del -5,1%, pari a -106mila unità, sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni, ovvero -2,2%, pari a -281mila.