I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato beni mobili e immobili, oltre a disponibilità finanziarie, nell’ambito di indagini su una maxi frode fiscale. Le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

La vicenda parte dallo scorso anno, quando le Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno si erano imbattute in un commercialista di Anzio, già destinatario di un provvedimento cautelare personale, che aveva ideato un pacchetto che consentiva dietro compenso, la creazione e l’utilizzo di falsi crediti fiscali per abbattere le pendenze debitorie verso il Fisco e l’I.N.P.S.. Gli accertamenti sono poi stati estesi e hanno smascherato un sistema diffuso in tutto il territorio nazionale che vedeva replicare lo stesso meccanismo fraudolento da parte di altri 9 consulenti fiscali. Dall’esame dei conti correnti riconducibili alle società coinvolte e della documentazione fiscale reperita, è emerso che i crediti IVA venivano generati attraverso l’inserimento nelle relative dichiarazioni di spese mai avvenute, di costi per “ricerca e sviluppo 4.0″ completamente inventati e di crediti per lavori alle facciate caricati sul portale Agenzia delle Entrate, con il supporto di fatture per operazioni inesistenti, senza aver mai eseguito interventi edili. I crediti fasulli venivano utilizzati in compensazione nei modelli F24 delle medesime società che li avevano generati ovvero ceduti a soggetti economici terzi, a fronte del versamento di un  corrispettivo. I proventi dell’attività illecita venivano poi riciclati attraverso numerosi passaggi tra società domiciliate in Germania, Lituania, Svizzera e Malta e monetizzati con prelevamenti dai bancomat. Il provvedimento ha riguardato 12 terreni e 36 tra appartamenti e locali commerciali ubicati in tutta Italia, partecipazioni societarie, 11 veicoli, saldi attivi di conti correnti, polizze assicurative, contanti e orologi di lusso, del valore di oltre 10 milioni di euro, pari ai crediti di imposta inesistenti. Complessivamente sono coinvolte 19 società e 33 persone fisiche residenti a Roma, Anzio (RM), Nettuno (RM), Marino (RM), Zagarolo (RM), Canale Monterano (RM), Latina, Aprilia (LT), Minturno (LT), Piacenza, Lanciano (CH), Paglieta (CH), Santa Maria Imbaro (CH), Treglio (CH), Napoli, Volla (NA), Londa (FI), Macomer (NU), Pralboino (BS) e Foggia.