La morte di Silvio Berlusconi impatta pure sulle classifiche di Spotify. In cima alla lista delle 50 hit più ascoltate dagli italiani, “Viral 50 Italy“, campeggia “Meno male che Silvio c’è“,  ovvero l’inno del Popolo della Libertà (Pdl) composto da Andrea Vantini e usato durante la campagna elettorale del 2008. A vincere quelle elezioni politiche fu proprio il Cavaliere, allora leader della coalizione di centro-destra formata da Pdl, Lega Nord e Movimento per l’Autonomia. Il PdL risultò il partito più votato, con il 37,4% delle preferenze, e Berlusconi divenne presidente del Consiglio per la quarta volta in appena 15 anni di carriera politica. La canzone, in pochi giorni, ha guadagnato più di 200mila ascolti su Spotify, ma i numeri maggiori sono su YouTube, con oltre 500mila visualizzazioni raccolte nel periodo successivo alla sua scomparsa. Un vero e proprio boom che racconta di quanto l’attenzione mediatica concentrata da tv e organi di stampa sulla morte del Cavaliere abbia coinvolto anche la generazione più giovane,  più abituata alla fruizione musicale in streaming, modificandone per almeno una settimana la consueta scaletta musicale dei brani ascoltati.