Finalmente è arrivata l’ufficialità, Eusebio Di Francesco è il nuovo allenatore del Frosinone. Il tecnico abruzzese arriva sulla panchina giallazzurra al posto di Fabio Grosso che ha scelto di lasciare e di non proseguire la sua avventura con il club che ha portato in serie A lo scorso maggio. Di Francesco ha firmato un contratto di un solo anno, valido fino al 30 giugno del 2024 e che si rinnoverà automaticamente per un’altra stagione in caso di salvezza della formazione ciociara. Il nuovo tecnico sarà presentato alla stampa sabato prossimo 8 luglio alle 12:30, in quello che sarà anche il secondo giorno di ritiro del Frosinone. Infatti la stessa presentazione si terrà all’Atlantic Park Hotel di Fiuggi, città dove la formazione giallazzurra sarà fino al prossimo 24 luglio e per questa occasione anche l’allenamento della squadra sarà aperto alla stampa in quello che sarà un vero e proprio Media Day.

Eusebio Di Francesco inizia la sua carriera di allenatore nella stagione 2008/09, con la Virtus Lanciano venendo esonerato a campionato in corso. Successivamente arriva la panchina del Pescara a gennaio 2010, dove il tecnico resta fino al maggio 2011, per poi passare al Lecce che allora disputava la massima serie. Anche qui però, le cose non vanno per il verso giusto e arriva l’esonero dopo 8 punti conquistati e 9 sconfitte in 13 partite, con la squadra salentina ultima in classifica. La stagione 2012/13 è quella dell’arrivo al Sassuolo e dell’inizio della scalata dei neroverdi alla serie A, con la promozione maturata proprio in quella stagione. L’avventura sulla panchina del club emiliano prosegue anche nel massimo campionato, dove Di Francesco guida al Sassuolo alla salvezza, nonostante un breve interregno sulla panchina neroverdi di Alberto Malesani che lo sostituisce a campionato in corso per alcune giornate, venendo a sua volta esonerato. Di Francesco guiderà il Sassuolo anche nelle stagioni successive, fino al 2017, anno in cui passa alla Roma, società con cui aveva anche giocato da calciatore vincendo lo scudetto nel 2001. Alla guida dei giallorossi arriva quello che ad oggi è il punto più alto della sua carriera, ovvero la semifinale di Champions conquistata nel 2018, subendo l’eliminazione da parte del Liverpool, nonostante la tentata rimonta che portò a battere i Reds nel ritorno dell’Olimpico per 4-2, dopo la sconfitta per 5-2 ad Anfield. La Roma arrivò a quella sfida dopo aver battuto 3-0 il Barcellona nei quarti ed averlo eliminato. In quella Roma c’erano campioni del calibro di Alisson, Strootman, Dzeko, De Rossi e Nainggolan. L’avventura con la Roma finirà un anno più tardi nel marzo 2019 e dopo un’altra eliminazione in Champions League, stavolta agli ottavi e per mano del Porto, con una Roma molto cambiata negli uomini rispetto alla stagione precedente. Seguiranno altre tre avventure sulle panchine di Sampdoria, Cagliari e Verona, concluse tutte e tre con degli esoneri e con la conseguente salvezza di queste tre squadre con gli allenatori che hanno preso il posto di Di Francesco.

Il tecnico abruzzese gioca stabilmente con il 4-3-3, un modulo che il Frosinone ha adottato nella passata stagione e che lo ha portato al salto di categoria.