Si è riunito oggi il tavolo di lavoro convocato dalla Regione Lazio per decidere sul futuro della centrale Enel di Civitavecchia. L’iniziativa è stata del vicepresidente della Pisana Roberta Angelilli e allo stesso tavolo sedevano anche il sindaco della città portuale Ernesto Tedesco, l’assessore al Bilancio e alle Partecipate Francesco Serpa e il presidente dell’Autorità di sistema Portuale Pino Musolino. Presenti anche tutte le parti sociali e datoriali e le imprese: «Abbiamo deciso in modo unitario di far convocare al sindaco un tavolo locale per potere elaborare un documento di sintesi condiviso e unitario sulle priorità da sottoporre a quello nazionale – ha commentato il vicepresidente della Pisana -.  Il sottosegretario Fausta Bergamotto, che ringrazio per la sua grande disponibilità, ha già assicurato nei giorni scorsi la convocazione in tempi brevi del tavolo nazionale sul futuro delle centrali Enel in Puglia e nel Lazio.  A tal proposito le chiederò di prevedere in sede MIMIT di fissare una riunione ad hoc dedicata a Civitavecchia – ha proseguito Angelilli – proprio per mettere a fuoco in modo specifico le criticità. E soprattutto di elaborare un piano di sviluppo del territorio con una prospettiva a lungo termine. Auspico di avere con Enel un confronto autorevole, con proposte unitarie e concrete, anche in vista del piano industriale che dovrà essere presentato nei prossimi mesi.  La Regione Lazio darà il massimo sostegno al territorio, alle istituzioni e alle aziende di Civitavecchia», ha concluso il vice del Governatore Rocca.
La centrale di Civitavecchia è una delle vecchie centrali a carbone di Enel presenti in Italia che vanno riconvertite. Inizialmente sembrava tutto pronto affinchè la stessa potesse diventare una centrale a gas, mentre in un secondo momento – nell’estate 2022 –  Enel ha rinunciato a questo tipo di riconversione. Anche perchè, se fosse andata in porto, avrebbe portato a licenziamenti di massa dei dipendenti con annessa ricollocazione in altre strutture o centrali italiane.