Ha 22 anni, è pontina e può mettersi in cattedra per insegnare a tutti il valore della parola “determinazione”. Federica Zanellato, giovanissima pugile di Latina, è la campionessa italiana di boxe categoria élite under22 60 kg. Un nome, il suo, che suscita parecchia ammirazione, perché già qualche anno fa, e qualche occhio nero in meno, lei si pose l’obiettivo di salire sul podio della boxe italiana. A distanza di anni quel risultato è arrivato.  Ai campionati italiani U22 tenuti dal 27 al 29 settembre scorso a Roccaforte Mondovì in Piemonte, Federica strappa il primato. Ora, quando si parla di vittorie è facile cadere nella banalità dei festeggiamenti, ma la storia di Federica insegna di più: i sacrifici, il lavoro duro, la costanza l’impegno e la dedizione. Federica è l’esempio lampante della bella gioventù, quella che cammina a testa alta per inseguire i propri sogni.
Innanzitutto come stai?
“Sto benissimo e ancora devo realizzare il tutto a distanza di qualche giorno. Non riesco a crederci” risponde la Zanellato.
Come è andata in Piemonte e con quali aspettative sei partita?
“Sono partita con delle aspettative un po’ basse, non perché non potessi battere le mie avversarie ma perché ho avuto qualche problema alla schiena prima di partire, perciò avevo un po’ di timore, però appena sono arrivata vicino a quel ring ho fatto un respiro profondo. Per una volta ho creduto in me e ho fatto il meglio che potessi fare, non pensando a tutto al resto ma solo a me stessa e ce l’ho fatta. Sono stati due match combattuti fino alla fine, ma la mia tecnica e precisione di colpi sono stati premiati” – questo lo hanno detto i giudici ovviamente.
Hai mangiato tanti spinaci prima di partire? A parte gli scherzi, sappiamo che Vincenzo De Monaco vi fa lavorare molto duramente perché tiene alla vostra realizzazione, come vi siete preparati?
“Per questo campionati ci siamo preparati molto duramente e abbiamo iniziato 3 gli allenamenti con tre mesi d’anticipo, tant’è che a luglio ho combattuto anche a Malta in un match internazionale, abbiamo lavorato molto sia sulla preparazione atletica che sulla tecnica e sulla ripetizione di piccoli dettagli tecnici che poi hanno fatto la differenza”.
Guardando al tuo Palma Res il primo dettaglio che salta all’occhio è un crescendo di vittorie e risultati in positivo, dalle prime sconfitte non hai mai mollato, anzi sei migliorata…
“E credo anche che la differenza l’abbia fatta io in primis. Dopo anni di sacrifici e sudore ho finalmente conquistato questo titolo importante, non mollando mai perché non è nel mio stile. Ho pensato tante e tante volte di mollare, ho pianto, ho pensato anche che non valessi nulla e che facessi tutti questi sacrifici per niente e invece eccoci qua… al contrario di quello che tutti pensavamo sono stata anche convocata in nazionale”.
Infatti, un titolo che vale una chiamata in Nazionale. Come ti stai preparando in azzurro?
“Qui in nazionale ci stiamo preparando al meglio anche per i prossimi europei che si terranno a novembre, allenamenti mattina e pomeriggio tutti i giorni, anche con squadre di altre nazioni. Speriamo per il meglio.
Gli europei ti fanno paura o ti danno grinta?
Un po’ mi fanno paura ma quel timore giusto che mi sta spingendo a dare il meglio di me e a partire più grintosa che mai. Devo solo credere in me stessa e tutto verrà da sé”.
Vincenzo è geloso che ti alleni con altri preparatori?
“Vincenzo forse è un po’ geloso – dice ridendo –  ma più che geloso gli dispiace molto che non sono in palestra con lui sia da atleta che da tecnico sportivo affianco a lui. Ci sentiamo tutti i giorni e lo metto al corrente di tutto.
Mi manca già’ la mia palestra, la mia casa e tutti i ragazzi della palestra che alleno compreso il mio allenatore Vincenzo, però fa parte del gioco anche questo e io sono pronta a tutto”.