Durante la prossima settimana, la Regione Lazio pubblicherà un nuovo bando che si chiamerà “Fresco Lazio ” e che avrà lo scopo di promuovere e valorizzare i prodotti a chilometro 0.
A dare l’annuncio è l’assessore all’Agricoltura e al Bilancio Giancarlo Righini che specifica che uno dei prodotti oggetto dello stesso bando sarà il latte, sul quale a gennaio 2024 partirà un ulteriore campagna di promozione. Sempre Righini ha parlato per la prima volta in pubblico di questo bando al workshop “Filiera del Latte nel Lazio – Il futuro sta nella sostenibilità”, organizzato al Villaggio Coldiretti dalla federazione regionale, a cui l’assessore ha preso parte insieme al presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, al suo vicepresidente David Granieri, che guida anche la federazione del Lazio, al presidente della Centrale del Latte di Roma, Fabio Massimo Pallottini, al presidente e Direttore Generale dell’Ariete Fattoria Latte Sano, Marco Lorenzoni e all’Amministratore Delegato di Maccarese Spa, Claudio Destro.  “Il nuovo bando del Km0, che uscirà a giorni, si chiamerà “Fresco Lazio” – spiega l’assessore Righini – a dimostrazione del fatto che con questa misura si intende sostenere la produzione agricola del vero Km0, inteso come qualcosa che viene prodotto e consumato. Quindi, anche in termini di filiera, rappresenta un’opportunità diversa rispetto a come era stato concepito in passato, perché favorisce il consumo in tempi veloci e allo stesso tempo sostiene la produzione. All’inizio del 2024 – aggiunge l’assessore Righini – avvieremo una importantissima campagna di sostegno al consumo del latte fresco, utilizzando anche simboli storici della romanità”. Poi un fondamentale sostegno per le aziende agricole verrà dato anche dal bando sull’agrivoltaico che “consentirà l’azzeramento dei costi dell’energia – prosegue Righini – L’autoproduzione di energia elettrica che il bando dell’agrivoltaico offre, diventa una componente decisiva. Voglio ringraziare Coldiretti Lazio che è sempre innovativa nelle proposte e con la quale si sono susseguiti numerosi incontri insieme alle altre associazioni di categoria e alle cooperative dei produttori”.
L’importanza del Made in Italy, della filiera corta, dell’agrivoltaico e della valorizzazione del Km0, sono alcuni dei temi affrontata dal presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri: “Un Paese che si abbandona all’importazione – spiega – è un Paese che accetta liberamente di farsi espropriare ricchezza. Roma è una città che per genetica non rinuncerà mai a consumare latte fresco, perché la Capitale rappresenta il mercato più importante d’Europa sul latte fresco e noi dobbiamo difendere un mercato che in termini assoluti è esclusivo. Con l’assessore regionale all’Agricoltura Righini, che ringrazio per la sensibilità dimostrata su questi temi, abbiamo fatto molte riunioni, dove ci siamo detti di lavorare sulla promozione, di sostenere l’esclusività, affiancando misure strutturate sulle quali l’assessorato sta già lavorando come il vecchio bando Km0 per difendere quelle che sono economia, territorio, produttività di questa regione a tutti i livelli di filiera”.
L’attenzione invece, è stata posta anche al biologico dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini: “Noi dobbiamo essere sempre trasparenti rispetto ai cittadini e consumatori – spiega il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – dargli le giuste informazioni rispetto a quello che acquista. Riteniamo che la filiera lattiero casearia sia anche uno strumento straordinario per il biologico, perché se noi non avessimo stalle in Italia che producono reflui zootecnici, che possiamo valorizzare in una filiera energetica e tradurre in digestato o in pellet da poter movimentare e trasportare, anche la filiera del biologico, in tutti i suoi settore, andrebbe in difficoltà, visto che può utilizzare una parte di concimi chimici ridotta rispetto all’agricoltura tradizione e la sostanza organica diventa quindi fondamentale”.