Dal degrado alla speranza: è questa la storia dell’ex caseificio Carbonelli, storica struttura situata in via Biancamano a Sabaudia che passa, dopo trent’anni trascorsi nello stato di abbandono e di incuria più totale, all’inizio dei lavori di bonifica, più volte nel corso del tempo agognati e sospirati. Il prossimo passo da attendere è quello relativo alla formalizzazione, da parte del Giudice dell’esecuzione, delle relative procedure di vendita giudiziaria. Se tutto ciò avvenisse, come auspichiamo, in tempi brevi, il sito potrebbe tornare a vedere le stelle quanto prima. Ma facciamo, brevemente, un passo indietro, per capire come si è arrivati alla situazione odierna ma, forse soprattutto, quanto di positivo operato dall’attuale Amministrazione comunale per contrastare tale, incresciosa, situazione. Tempio di eccellenza nella produzione locale e nazionale, il predetto caseificio, sito alle porte della città pontina, era arrivato a diventare rifugio estemporaneo, a cielo aperto, per i clochard ed i senza tetto. Il tutto, proprio sotto lo sguardo inerme della popolazione. Fino a quando, non appena insediata, la suesposta Amministrazione, rappresentata dal Sindaco Alberto Mosca ha posto in essere le direttive di sgombero con l’ausilio, finanche, delle Forze dell’Ordine, consentendo di riaccendere la fiammella della speranza, per Sabaudia, di ritrovare di nuovo, dopo tanti anni, un fiore all’occhiello proprio all’ingresso del suo meraviglioso territorio.

DI ROBERTO INCANTI