La Real Sebastiani Rieti è pronta a tornare sul parquet dopo la vittoria a 4″ dalla fine in casa della Agribertocchi Orzinuovi e domani, domenica 3 marzo, affronterà alle 16.30 al PalaSojourner la HDL Nardò. Sarà una sfida importante per entrambe le compagini che lottano per obiettivi diversi, con i reatini in lizza per un posto playoff e che occupano il quarto posto del Girone Verde con 30 punti e i pugliesi in lotta per la salvezza nel Girone Rosso. Rieti non avrà Vittorio Nobile per un problema alla caviglia, mentre invece ha festeggiato ieri la notizia del rinnovo di Alvise Sarto che sarà in terra sabina fino al 30 giugno 2025.

 

Alvise Sarto firma il rinnovo con la Sebastiani Rieti fino al 2025

 

“Sarà una partita contro una squadra che nelle ultime settimane, anche e soprattutto dopo il cambio di allenatore, sta cercando nuova linfa all’interno di un campionato in cui hanno avuto alti e bassi – ha dichiarato il coach di Rieti Alessandro Rossi -. Sono una squadra profonda e dinamica con un grande talento ed uno dei più grandi realizzatori del campionato come Russ Smith. Ci saranno tanti aspetti da codificare, noi faremo di tutto per confermare il vantaggio del campo e mettere altri 2 punti in cascina”, ha concluso il tecnico reatino. Concetti simili espressi anche dal cestista della Sebastiani Lorenzo Piccin: “La partita di domenica sarà molto complicata. Nardò ha tanti punti di forza ed esperienza. Noi dovremmo essere bravi a mettere in pratica quello su cui abbiamo lavorato in settimana. L’approccio alla partita sarà fondamentale, sicuramente i tifosi del PalaSojourner ci trasmetteranno la carica che ci serve!”.

In casa pugliese invece, è coach Luca Dalmonte a presentare la sfida: “Cantù è un’esperienza da cui imparare, di conseguenza è necessaria un’analisi corretta di quella partita. Credo che per noi sia stata un’occasione persa, indipendentemente dal valore di Cantù. È vero che abbiamo rincorso l’avversario per tutta la gara, ma in parecchie situazioni potevamo essere migliori. Proprio dall’analisi di queste situazioni dobbiamo trarre insegnamenti per il futuro e per l’impegno di Rieti. Loro sono un roster profondo e assortito in modo corretto, con alcuni giocatori di qualità, allenato coerentemente alla qualità dei giocatori e con un’identità ben precisa. Una squadra che ha due opzioni offensive ben definite con Johnson e Hogue, ma che ha uomini che per numero e qualità possono essere di supporto a loro due. Quindi dal punto di vista offensivo sono imprevedibili per la qualità dei due americani e anche degli altri. Difensivamente, grazie alla taglia, all’aggressività e alla mentalità individuale riescono a proporre tantissima energia. Dovremo essere bravi a condizionare le prestazioni di Johnson e Hogue, senza dare a Rieti giocatori in più dal punto di vista offensivo, dall’altro lato dovremo essere bravi invece a curare l’esecuzione per ‘skippare’ la loro aggressività e ad avere le idee chiare, su quelli che potranno essere gli obiettivi offensivi”. Dello stesso pensiero del proprio coach anche Matteo Parravicini, playmaker di Nardò: “Con Cantù è stata una partita difficile, noi abbiamo giocato credo al massimo delle nostre possibilità, dimostrando che anche con le prime della classe possiamo dire la nostra e possiamo imporci. A Rieti sarà un match molto impegnativo dal punto di vista mentale e anche fisico.
Loro in casa sono molto aggressivi, lottano molto, ma soprattutto sono un’ottima squadra. Conosco bene il loro allenatore, per aver lavorato con lui in passato. Noi ci stiamo evolvendo tanto, soprattutto dal punto di vista difensivo, ma abbiamo anche nuove idee in attacco. Stiamo aumentando tanto l’intensità, sia nel lavoro settimanale che in partita. Le sensazioni che abbiamo sono certamente positive”.