Una giornata memorabile, Papa Francesco ci ha fatto un dono straordinario con questa visita“, basterebbero queste semplici parole del sindaco di Roma Roberto Gualtieri per spiegare quello che ha rappresentato la visita del pontefice di oggi, lunedì 10 giugno, in Campidoglio a Roma. Una visita che ha avuto come obiettivo quello di sugellare il percorso di condivisione che sia l’amministrazione capitolina che la Santa Sede e il Governo stanno portando avanti per organizzare nel migliore dei modi il Giubileo. Francesco infatti, ha sottolineato come Roma dovrà essere “al servizio della carità, al servizio dell’accoglienza e dell’ospitalità“, perchè “pellegrini, turisti, migranti, quanti si trovano in gravi difficoltà, i più poveri, le persone sole, quelle malate, i carcerati, gli esclusi siano i più veritieri testimoni di questo spirito” e per questo motivo ha deciso anche “di aprire una porta santa in un carcere“. Parole che sono state definite “straordinarie” dallo stesso Gualtieri che ha anche specificato come l’arrivo di milioni di pellegrini sono una sfida, una responsabilità, difficili da gestire ma anche una grandissima opportunità. Il Giubileo farà Roma migliore e col Giubileo Roma parlerà al mondo. A Papa Francesco ho fatto vedere le fontane di Piazza Pia, che conosce già, abbiamo parlato un po’ delle opere, non nel dettaglio dei cantieri. Abbiamo parlato più che altro dei grandi temi di oggi“.

A dare il benvenuto oggi al Papa in Campidoglio c’era anche un anziano di quasi 80 anni ospite di casa Nino, una delle case alloggio di Roma Capitale che ha scritto e consegnato una lettera la Pontefice: “Casa Nino mi ha regalato la speranza di condividere un percorso con altri ospiti per sentirmi meno solo o isolato. La mia più grande Speranza è che ora altre persone in difficoltà possano trovare un luogo come casa Nino in cui potere vivere serenamente, supportati e aiutati quotidianamente”. Infatti uno dei progetti sociali “donati” oggi al santo Padre è “Casa Speranza”, una nuova abitazione che sarà aperta in concomitanza con l’apertura dell’anno giubilare. Il nuovo Cohousingsarà abitato da sei persone ed è un appartamento, in via Odoardo Beccari nel quartiere Ostiense, sottratto alla criminalità organizzata e completamente ristrutturato per le esigenze degli ospiti.