Il leader di Forza Italia e l’aspirante ministro delle Giustizia del Governo che sta per nascere e che molto probabilmente sarà guidato da Giorgia Meloni, si sono incontrati nella mattinata di mercoledì 19 ottobre a Villa Grande, residenza romana del Cavaliere. L’incontro è stato definito “lungo e cordiale” dai diretti interessati e il tema di cui si è discusso è stato appunto il ministero della Giustizia.

Carlo Nordio si è detto disponibile a ricoprire questa carica e nell’incontro odierno ci sarebbe stato anche il gradimento dello stesso Berlusconi che solo nella giornata di ieri aveva indicato Elisabetta Casellati come papabile per quella carica. “Io sono pronto, perché fare il ministro sarebbe un onore per qualsiasi giurista” ha dichiarato ad Adnkronos lo stesso Nordio alla fine dell’incontro con il Cavaliere.

Lo stesso Berlusconi è stato protagonista in serata di un altro audio in cui parla della guerra in Ucraina e che è stato registrato nella giornata di ieri alla riunione dei gruppi parlamentari di Forza Italia. Dunque una conversazione che sarebbe dovuta restare privata e che invece è stata diffusa da anonimi presenti ieri alla stessa riunione. Ovviamente tutti facenti riferimento al partito che ha in Silvio Berlusconi il leader. Il Cavaliere ha parlato nello specifico di Zelensky e della durata della guerra – che in Russia pensavano fosse breve – e di come le armi inviate dall’Occidente abbiano fatto cambiare le sorti del conflitto: “Io non vedo come possano mettersi a un tavolo di mediazione Putin e Zelensky. Perché non c’è nessun modo possibile” – ha dichiarato il leader Azzurro che ha proseguito dicendo – “Zelensky, secondo me… lasciamo perdere, non posso dirlo..“. Come detto Berlusconi ha anche parlato di Putin e dell’andamento del conflitto in generale: “Putin è entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni. Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina“.