Regionali Lazio, stop di Conte all’alleanza con il Pd
Movimento 5 Stelle verso la corsa solitaria
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti dovrebbe dimettersi i primi giorni di novembre e il voto per la Pisana è previsto tra il 29 gennaio e i primi 15 giorni di febbraio. Al prossimo appuntamento elettorale, il centrosinistra sembra destinato a presentarsi spaccato, con il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte che non apre al dialogo con il Pd e vuole invece puntare su candidati come Ignazio Marino, ex sindaco di Roma oppure Stefano Fassina, ex Pd poi passato a Sinistra Italiana e di recente convertito alla causa del M5s. Uno strappo quello di Conte per liberarsi anche della zavorra delle storiche esponenti 5 stelle Roberta Lombardi e Valentina Corrado, che invece spingono per l’alleanza col Pd e puntano a tornare in giunta visto che, secondo le regole del Movimento, non sono più candidabili.
La mossa di Conte fa naufragare ogni ipotesi di campo largo e determina le prime conseguenze. L’assessore alla Sanità D’Amato terrà una convention il prossimo 10 novembre in cui potrebbe annunciare la sua corsa insieme ad Azione di Carlo Calenda. A nulla sono valsi gli appelli del governatore uscente, Nicola Zingaretti, che aveva lanciato un appello per mantenere l’unità regionale delle forze del centrosinistra. Resta da capire ora quali saranno le scelte del Partito Democratico per evitare la sconfitta elettorale, consegnando la Regione al centrodestra.