Festa in casa biancoceleste dopo il successo per 1-0 nel derby. Riflessione tra i giallorossi

Julio Velasco diceva: “Chi vince festeggia, chi perde spiega”. Si potrebbero sintetizzare cosi gli umori nelle due squadre della Capitale, il giorno dopo la Stracittadina decisa da una rete di Felipe Anderson.

Poche idee e tanta confusione in casa Roma, un attacco che soprattutto nella ripresa ha creato pochi pericoli, nonostante ci siano stati in campo ben 5 giocatori offensivi tra esterni e attaccanti centrali. Una situazione che si ripete da tempo e che raramente ha visto prodursi qualcosa se non in sporadiche occasioni come ad esempio la sfida di Europa League contro il Ludogorets. Nel dopo partita Mourinho ha parlato di poca qualità e del fatto che senza Pellegrini e Dybala, la luce sotto questo punto di vista si sia spenta. Non può essere un alibi. Come non si può credere che sia cosi. Non avrebbe senso tutto il resto. Il problema della Roma, semmai, è più tattico. poca organizzazione e tanta confusione e spesso a pagarne le conseguenze sono proprio i singoli giocatori, come ad esempio Tammy Abraham, finito nel tritacarne della tifoseria. L’inglese sconta anche suoi errori individuali, ma nel complesso è la cartina di tornasole di un problema che la Roma ha da un anno a questa parte.

In casa Lazio non ricordano di una vittoria in un derby più facile di questa, forse neanche quando la formazione biancoceleste si è imposta con tre gol di scarto sui cugini è filato tutto cosi liscio. Pochissimi rischi in fase difensiva e quel tanto che basta di pressing alto per far sbagliare l’avversario e portarsi a casa i 3 punti. Pedro, grazie alla sua grande esperienza in campo internazionale ha saputo posizionarsi quel tanto che bastava per indurre Ibanez in errore e rubargli la sfera e per Felipe Anderson è stato un gioco da ragazzi battere Rui Patricio. Dopo questo episodio la Lazio ha continuato a stare alta e ad attendere. Le è bastato solo respingere gli sterili tentativi offensivi della Roma. E nell’unica sortita offensiva della ripresa la squadra di Sarri ha sfiorato il 2-0, sempre con lo stesso Felipe Anderson, servito da Cancellieri.

Dunque Sarri festeggia, pensando già al Monza e Mourinho, forse, spiegherà prima della sfida contro il Sassuolo.