Non bastavano i vari cambiamenti arrivati in settimana, con l’esonero di mister Pesoli e le rescissioni con l’ex D.s. Oscar Magoni e il calciatore Marco Simonelli – accasatosi al Flaminia in Serie D – perchè ieri in casa Viterbese è arrivata anche la notizia della penalizzazione di 2 punti in classifica. La decisione arriva dal Tribunale Federale Nazionale che sanziona la squadra del presidente Romano per delle rate Inps non pagate, come riporta l’edizione online de Il Messaggero. Il club della Tuscia, definisce la decisione “Incomprensibile” e resta in attesa di conoscere le motivazioni di tale decisone: “La nostra società ha regolarmente pagato gli stipendi dei calciatori – riporta il comunicato del club –  è in regola con le scadenze Inps ed Irpef, non ha in sospeso alcuna imposta, se non nell’ambito delle dilazioni concesse dalla normativa vigente. La Viterbese è dunque ‘curiosa’ di conoscere le motivazioni che hanno indotto la Disciplinare della Figc a sanzionare il nostro club, affinchè possa poi ricorrere a tutti i gradi della giustizia sportiva e non solo. Certi che il lavoro e l’impegno quotidiano prevarranno sulla burocrazia di palazzo – conclude il club – siamo fiduciosi che alla fine prevarrà la giustizia.
La società gialloblù è intenzionata a tenere città, tifosi ed organi di stampa informati sulla vicenda e renderà noti, se necessario, tutti gli atti che la interesseranno”.
In un altro comunicato precedente all’uscita di quello soprariportato e arrivato nella serata di ieri, giovedi 19 gennaio, sempre lo stesso club della Tuscia annunciava di tutelarsi con eventuali ricorsi contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale, restando in attesa di conoscere le motivazioni della decisione. Insieme ai 2 punti di penalizzazione che portano la Viterbese all’ultimo posto della classifica a quota 15, il Tribunale Federale Nazionale ha anche disposto l’inibizione per 3 mesi del dirigente Giuseppe Capozzoli