“Da domani, 1 marzo i canili comunali di Roma saranno nuovamente senza veterinario responsabile e dall’Assessorato all’Ambiente non sopraggiungono rassicurazioni alle richieste delle associazioni animaliste”, così Flavia De Gregorio, capogruppo Lista Civica Calenda Sindaco in Assemblea Capitolina e Simonetta Novi, consigliera e capogruppo Lista Calenda Sindaco in VIII Municipio.
“Da giorni le associazioni animaliste accreditate all’interno delle strutture lamentano il silenzio del Dipartimento e dell’Assessorato all’Ambiente alle loro richieste di informazioni. Preoccupa la decisione dell’attuale direttore sanitario dei rifugio Muratella e Ponte Marconi di non accettare ulteriori proroghe ed il silenzio istituzionale sulla soluzione che è stata trovata per continuare a dare assistenza ai 600 cani ospitati nelle due strutture – così De Gregorio e Novi – Nell’attesa dell’aggiudicazione della nuova gara di appalto, dove sarà il futuro gestore ad occuparsi sia della parte sanitaria che della pulizia e dell’alimentazione degli animali, non è possibile lasciare scoperto il settore più delicato del sistema di accoglienza degli animali – continuano le consigliere – Già in passato (aprile 2022) è accaduto che per settimane non fosse presente nei canili un medico veterinario responsabile e non è fattibile ripetere una drammatica esperienza che ha lasciato un vuoto nella somministrazione delle terapie e dell’assistenza anche in emergenza degli animali. Non sarà facile trovare un degno sostituto della dottoressa Daniela Mignacca, che da tempo aveva annunciato che non avrebbe rinnovato il suo rapporto di consulenza con il Comune di Roma e che dal 9 luglio 2022 ha svolto un lavoro eccellente all’interno delle strutture. Segnaliamo infine che il silenzio di Dipartimento e Assessorato Ambiente è totale – concludono le consigliere De Gregorio e Novi – e anche le richieste di chiarimenti avanzate dalle associazioni su imposizioni di gestori di strutture private in convenzione con il Comune rimangono inevase. Ricordiamo che secondo la normativa vigente, la DGR. 43 del 2010, le associazioni animaliste hanno il diritto di svolgere attività di volontariato e di adozione all’interno delle strutture e che nessun gestore, pena la recessione della convenzione pubblica, può fissare limiti o regole a suo piacimento”.