Clashes between some Lazio's supporters and the police prior the Italy Cup final soccer match SS Lazio vs Atalanta BC at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 15 May 2019. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Nella mattinata di oggi la Polizia di Stato di Roma, Napoli e Arezzo sta procedendo con la perquisizione personale e locale nei confronti di 33 ultras delle tifoserie di Roma e Napoli e di un tifoso appartenente agli ambienti ultras aretini in seguito agli scontri avvenuti tra le tifoserie opposte dello scorso 8 gennaio presso l’area di servizio di Badia Al Pino (AR).

Il provvedimento è l’epilogo delle evidenze investigative messe in luce dalle indagini portate a termine dai poliziotti della Digos con l’ausilio della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Arezzo; si vede, inoltre come lo scopo di questo Decreto sia quello di cercare di acquisire maggiori informazioni al fine di definire le condotte di responsabilità dei soggetti coinvolti.

Si ricorda come gli eventi in questione hanno visto coinvolte negli scontri le frange ultras delle tifoserie di Roma e Napoli, in transito nel tratto autostradale nelle direzioni rispettivamente di Milano, per seguire la partita Milan-Roma, e di Genova per il match Sampdoria-Napoli.

Le fazioni opposte si sono fronteggiate su più tratti dell’autostrada, in prossimità dell’area di servizio occupando la careggiata in direzione Nord. Hanno interrotto così il traffico veicolare causando una coda di circa 9 km.

Gli scontri hanno interessato anche la careggiata opposta a causa del lancio di oggetti, l’accensione di torce e l’esplosione di petardi, così da creare condizione di pericolo anche per i veicoli in transito in direzione sud.
Il personale di Polizia è giunto sul luogo degli scontri contestualmente all’arrivo degli ultras evitando la strage.

L’attività di approfondimento investigativo si è concentrata sull’analisi delle immagini realizzate da alcuni utenti presenti sul luogo oltre che da quelle realizzate dalle telecamere di videosorveglianza dell’area di servizio.
L’esito dell’attività di analisi, con le altre evidenze investigative, ha portato a delineare alcune possibilità di responsabilità riferibili a 20 ultras della Roma, a 12 del Napoli e uno appartenente gruppi ultras dell’Arezzo. Per loro si è proceduto con le perquisizioni.