Il presidente Mariano Di Vito ha convocato la commissione Lavori Pubblici di Fondi con l’intento di spiegare le motivazioni tecniche che hanno portato alla sospensione dell’iter di realizzazione dell’impianto di cremazione.

l’assessore Antonio Ciccarelli, prima di entrare nel dettaglio degli ultimi risvolti, ha ricostruito la genesi dell’opera, affermando “Una ricostruzione doverosa per smentire l’illazione di alcuni sulla scarsa trasparenza e sul mancato coinvolgimento delle forze politiche nell’analisi e approvazione della proposta procedurale in questione”.

L’architetto Giorgio Maggi ha messo in evidenza quanto la progettazione esecutiva risultasse carente dei prescritti ed obbligatori pareri oltre che essere incongruente per i maggiori costi e le minori lavorazioni. E’ stata, inoltre, rilevata una particella catastale ancora intestata ad un soggetto privato.

Il sindaco di Fondi, Beniamino Maschietto ha spiegato tutte le motivazioni che rendono l’impianto irrealizzabile, mentre sono emerse posizioni contrastanti tra i consiglieri presenti.