Attraverso i fondi del Pnrr, la Provincia di Latina ha ottenuto il finanziamento per l’adeguamento sismico del complesso edilizio che ospita la sede dell’Istituto Pacifici-De Magistris di Sezze. L’intervento ha un costo complessivo di 1.638.000 euro e completerà i precedenti lavori realizzati che avevano come obiettivo il miglioramento della resistenza antisismica dello stesso plesso scolastico. Sarà prevista anche una riqualificazione edilizia generale che valorizzerà e conserverà il complesso storico. In particolare si eseguiranno le fasciature delle travi tramite lamine in fibra di carbonio, la realizzazione di nuovi setti portanti, il rinforzo di murature, l’inserimento di catene in acciaio con lo scopo di contenere le azioni spingenti, gli interventi su alcuni solai per ripristinarne le capacità portanti, la revisione del manto di copertura, la tinteggiatura esterna e delle pareti, il rifacimento di grondaie e pluviali e dei servizi igienici e infine la revisione degli impianti tecnologici.

L’edificio è un complesso storico che un tempo ospitava un convento dei frati Cappuccini ed è caratterizzato da due corpi separati funzionalmente ma non strutturalmente, in quanto la struttura in muratura portante presenta continuità tra due porzioni come la Chiesa di San Francesco e l’Istituto “Pacifici De Magistris”, con un caratteristico chiostro centrale. E proprio il chiostro è contraddistinto da un colonnato che separa lo spazio perimetrale coperto dalla parte centrale, dove domina un caratteristico pozzo in pietra. da qui è possibile accedere a tre ambienti che al momento non sono utilizzati e a due aule didattiche. L’edificio è stato oggetto di un  primo intervento di miglioramento sismico che ne ha interessato una parte. Questo intervento però, è servito soltanto a restituire le aule all’attività didattica, ma non è stato sufficiente per far raggiungere all’intera struttura il grado di vulnerabilità sismica adeguato. Dunque l’obiettivo di questi interventi è quello di portare l’Indice di vulnerabilità sismica relativo ad un livello ≥0.6, il minimo previsto per edifici di classe III con destinazione d’uso scuola e/o chiesa. A questi interventi strutturali, seguiranno poi anche lavorazioni di finitura esterna per restituire il colore con quelli originari.

“Con questo intervento – sottolinea il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – raggiungiamo due obiettivi: quello di adeguare l’edificio storico dal punto sismico e quello conservare e tutelare un edificio di pregio storico e di interesse collettivo, oltre che didattico”.