Slitta il voto sull’interesse pubblico dello stadio della Roma. La votazione della delibera era prevista per oggi, ma nel pomeriggio di ieri è stata approvata la richiesta da parte del consigliere Paolo Ferrara di prolungamento dei tempi. Poco prima delle 18 la seduta in Aula Giulio Cesare al Campidoglio è stata così sospesa, rinviando il voto a martedì 9 maggio, quando dovrebbe essere presente anche il sindaco Roberto Gualtieri. Ieri si sono svolte le discussioni sulla pioggia di emendamenti arrivati soprattutto dai membri dell’opposizione, tra i quali uno che prevede una penale qualora la società giallorossa per qualunque motivo prima dei 90 anni previsti per la gestione dell’impianto, decidesse di sciogliere la stessa società o di tornare a giocare all’Olimpico.

Restano tre i nodi da sciogliere: il tema dei parcheggi;  quello della sicurezza dell’ospedale Pertini sia per la viabilità che per le emissioni acustiche, ed infine il tema del trasporto pubblico che la delibera prevede debba coprire l’afflusso di almeno per il 50 % dei tifosi. In generale le opere direttamente connesse alla fruizione dello stadio saranno di competenza della società sportiva, mentre quelle infrastrutturali di rilevanza cittadina riguarderanno Roma Capitale. L’interesse pubblico in discussione, infatti, vuole verificare se lo stadio porterà un arricchimento economico indiretto della Città e se migliorerà la vita e la viabilità per gli abitanti del quadrante.