Sono stati presentati oggi a Palazzo Valentini, sede di Città Metropolitana di Roma, nell’ Assemblea del Contratto di Fiume Tevere, i cinque progetti definitivi realizzati da Roma Capitale grazie alle risorse del Piano Straordinario del Giubileo 2025 e  che sono già inseriti tra le azioni previste dal Comune di Roma, proprio dentro allo stesso Contratto di Fiume Tevere. Nello specifico ben 7 milioni e 300 mila di euro complessivi per la realizzazione di 5 parchi d’affaccio, un’area consistente del lungofiume, che riqualificheranno le aree urbane intorno al Tevere ricostituendo la vegetazione autoctona e consentendo la realizzazione di infrastrutture per la fruizione da parte dei cittadini, per attività ricreative, didattiche, sportive, culturali, nel pieno rispetto dell’ecosistema e della sostenibilità ambientale, con particolare attenzione anche all’accessibilità e all’abbattimento delle barriere. I progetti, già presentati all’assemblea appena inseriti nel Masterplan di Roma Capitale ad aprile, riguardano la rigenerazione urbana in 5 punti d’affaccio sul Tevere (tra i più importanti, Acqua Acetosa, Lungotevere delle Navi e Ostia Antica), da Ponte Milvio a Magliana.

“E’ un passaggio importante rispetto alla Governance del Contratto di Fiume – ha dichiarato Sabrina Alfonsi, Assessora Agricoltura, Ambiente e ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale – per la prima volta l’Amministrazione di Roma Capitale discute con l’Assemblea i progetti definitivi, finanziati con le risorse straordinarie del Giubileo 2025, già inseriti all’interno del piano di azioni previste dal Contratto. I progetti sono stati realizzati in tempi brevi, con sopralluoghi pubblici aperti alla cittadinanza, proprio per condividere con i cittadini ogni fase degli interventi previsti e raccogliere suggerimenti e osservazioni. I 5 parchi d’affaccio, oltre a Tiberis, che sarà inserito all’interno delle azioni del contratto, interesseranno una porzione notevole di territorio rispetto al complessivo lavoro di riqualificazione lungo il Tevere. Quest’azione è considerata una best practice a livello nazionale: questo dimostra che stiamo lavorando nella giusta direzione, in modo concreto e utile anche ad incidere maggiormente ai vari tavoli, dare maggior forza alle nostre azioni. Abbiamo rispettato il cronoprogramma, e si prevede che i cantieri partiranno entro l’anno, in modo da realizzare gli interventi previsti prima del 2025. Una storia positiva per questa città e per i suoi cittadini”.

“Il Contratto di Fiume, di cui la Città metropolitana è soggetto responsabile, dimostra di essere uno strumento complesso che funziona grazie a un processo partecipativo che, nonostante le complessità dei progetti e i tanti soggetti pubblici e privati in gioco, raggiunge gli obiettivi previsti – ha sottolineato Rocco Ferraro, Consigliere delegato Ambiente Città metropolitana di Roma Capitale – rispettando appieno i tempi stabiliti nel cronoprogramma. Ringrazio l’Assessora capitolina all’ambiente Sabrina Alfonsi, per lo straordinario lavoro svolto con i suoi uffici e i soggetti tecnici coinvolti, complesso e celere allo stesso tempo. Un lavoro sistemico, all’interno di una strategia condivisa e partecipata per la rigenerazione del lungofiume sia dentro che fuori le mura di Roma, che è la premessa e la vocazione stessa del Contratto di Fiume sin dalla sua costituzione”.