La Giunta di Roma Capitale ha approvato tre delibere che riguardano gli equilibri e la variazione di bilancio, il nuovo Regolamento Generale sulle Entrate e l’adeguamento del Contributo di soggiorno. Ci saranno importanti novità dal punto di vista della programmazione finanziaria e delle nuove linee guida che consentiranno di migliorare e di pianificare i servizi.  Il documento approvato segna un rilancio organizzativo del Dipartimento Risorse Economiche e di Aequa Roma. Questo consente di recuperare risorse attraverso la lotta all’evasione e il rilancio massiccio di attività di compliance fiscale, su tutte le principali entrate comunali, dal contributo di soggiorno alle rette degli asili nido e delle mense scolastiche, inclusa l’Imu.

Dalla lotta all’evasione è stato anche previsto un maggiore stanziamento di risorse pari a 786 milioni di euro nel triennio 2023-2025, con 453 milioni di spesa corrente e 233 di investimenti. A beneficiarne saranno i settori che hanno un impatto fondamentale sulla vita dei cittadini, come ad esempio il verde e il decoro urbano, ma anche i trasporti e il sociale. Proprio in quest’ultimo settore, viene potenziata ulteriormente l’assistenza domiciliare diretta e indiretta.

Nello specifico nel triennio in oggetto, verranno complessivamente investiti 53 milioni di euro in più per il verde, 36 milioni per le Politiche Sociali e 90 milioni nel nuovo contratto di servizio Atac. La cifra precedentemente elencata, porterà così a 622 milioni lo stesso contratto di servizio, ma tale misura sarà operativa nel 2024-2025. Infine 1 milione di euro andrà alla Cultura e 2,5 milioni andranno alle pari Opportunità. Inoltre, grazie ai circa 97 milioni di maggiori finanziamenti nel triennio, viene garantita alle Società Partecipate (Zetema, Risorse per Roma, Aequaroma, Farmacap) la possibilità di migliorare l’offerta di servizi per la cultura, gli eventi, la gestione delle pratiche edilizie, i servizi sociali di prossimità, la digitalizzazione dei rapporti con i contribuenti.

Per quanto riguarda invece il lato investimenti, vengono resi disponibili 233 milioni aggiuntivi di risorse in conto capitale per assorbire con 64 milioni l’aumento dei prezzi e garantire la continuità dei lavori in corso, cofinanziare con 23 milioni i progetti Pnrr e assicurare il rispetto dei tempi, incrementare gli interventi per la sicurezza stradale (controllo velocità e black points), per il software taxiweb per agevolare il doppio guidatore taxi, per il rifacimento facciata e tetto del  Teatro dell’Opera, per la pedonalizzazione dell’Appia Antica, per il completamento del Grab, per isole ambientali e nuovi parchi, per la neo nata Fondazione per l’attrazione del  turismo. Vengono garantite inoltre risorse aggiuntive per i Dipartimenti e i Municipi che chiedono più risorse anche per i prossimi anni con l’obiettivo di realizzare più interventi per scuole, asili, marciapiedi, Metro C, Metro A e ville storiche.

Regolamento Entrate

Con il nuovo Regolamento Entrate, invece, si costruirà un vero federalismo finanziario municipale, dando la possibilità ai Municipi di godere dei frutti della lotta all’evasione a cui contribuiranno favorendo l’adesione dei cittadini romani al domicilio fiscale telematico e redistribuendo ai cittadini che aderiscono al nuovo sistema il risparmio di spesa derivante dalle minori spese di notifica e i minori costi degli atti amministrativi.

Contributo di Soggiorno

Tra le principali novità in materia di tributi anche l’adeguamento del Contributo di Soggiorno, che era fermo ai valori del 2014, determinando un riequilibrio tra il settore alberghiero ed extra-alberghiero in un’ottica di equità. Questo intervento sarà rimodulato in ragione del gettito effettivo e se il governo consentirà l’obbligo di tracciamento degli annunci sulle piattaforme nel settore extra-alberghiero che determinerebbe l’emersione del sommerso e l’aumento delle entrate.

Con questa variazione assicuriamo un aumento strutturale dei servizi ai cittadini, con più risorse nel triennio per il verde e il decoro, i trasporti, il sociale, la cultura” afferma il Sindaco Roberto Gualtieri. “Abbiamo potuto farlo – ha proseguito – grazie al successo della nostra azione di accertamento e recupero dell’evasione, attività che era stata negli anni passati praticamente azzerata, e grazie all’andamento positivo dell’economia cittadina, quindi dell’Irpef. Ma la città ha bisogno di tanti investimenti e di andare ben oltre il mantenimento del livello dei servizi. Scontiamo il cronico sottofinanziamento della Capitale rispetto alle altre grandi città, a cui si sono aggiunti la sentenza della Corte Costituzionale sull’Imu e i costi seguiti alla fiammata dell’inflazione, che ci hanno privato in un colpo solo di centinaia di milioni. Su Roma stanno arrivando molte risorse per gli investimenti ma a questo deve accompagnarsi un incremento dei contributi per la spesa corrente. Con i 453 milioni aggiuntivi assicuriamo stabilità e programmazione nel miglioramento dei servizi mentre i 233 milioni in conto capitale vanno a rafforzare e completare il più grande piano cittadino di investimenti degli ultimi decenniRingrazio gli albergatori con i quali ci siamo confrontati e con i quali siamo pronti a rafforzare ulteriormente la collaborazione per migliorare la qualità dell’accoglienza della città. Invito il Governo a recepire quanto prima la nostra richiesta sull’obbligo di esposizione del Codice identificativo univoco, Ciu, sugli annunci online, che consentirà di far emergere il sommerso e di rimodulare in modo più equo il peso del contributo di soggiorno”.

Secondo il Vicesindaco e Assessore al Bilancio, Silvia Scozzese: “Roma aspetta ancora che si completi il meccanismo del federalismo fiscale e di ottenere dallo Stato i soldi che le spettano per garantire ai Romani le funzioni fondamentali (130 milioni di euro). Senza dimenticare, però, che questo conteggio non tiene conto del fatto che oltre ai 2,5 milioni di romani, ogni giorno più di 700 mila persone aggiuntive usufruiscono dei servizi cittadini, come i turisti e i lavoratori pendolari. Con questo intervento abbiamo anche modernizzato un Regolamento Generale delle entrate obsoleto che non sfruttava le opportunità della digitalizzazione e che aumentava la distanza tra amministrazione e cittadino. Si sente spesso parlare di disordine nell’invio dei bollettini (che peraltro non ci risulta), ma la verità è che erano quattro anni che non si inviava un accertamento esecutivo sulla Tari: la lotta all’evasione la facciamo veramente e non per slogan. Stiamo poi finalmente privilegiando – dopo che con l’amministrazione precedente era diventato persino impossibile pagare le multe – gli strumenti di pagamento e trasmissione elettronici, come l’AppIO, che ci consentono non solo di ottenere i pagamenti in maniera più efficiente e veloce, liberando gli uffici da attività inutili e obsolete, ma soprattutto di far pagare le multe ai cittadini in maniera ridotta, con lo sconto di legge e senza addebitare le spese di notifica. E poi finalmente si potrà pagare la Tari con domiciliazione bancaria. Il tasso dell’evasione della Tari inviata su AppIO è pari al 20%, la metà circa di quello totale. È così che già l’anno scorso abbiamo potuto recuperare 120 milioni di tariffa”.