Si è tenuta nel pomeriggio di oggi, venerdì 4 agosto, la conferenza stampa di presentazione Marco Brescianini –  23 anni, bergamasco di Calcinate, centrocampista scuola Milan – e Marvin Cuni, 22 anni, attaccante tedesco di nascita ma albanese di origini. A presentarli il direttore dell’Area Tecnica del Club giallazzurro, Guido Angelozzi: “Marco Brescianini lo conoscete bene, ci fece gol in occasione della gara con il Cosenza in casa e ci ha fatto stare col fiato sospeso – esordisce il dirigente giallazzurro-. E’ un ragazzo che seguivo sin dai tempi del Milan. Finalmente siamo riusciti ad averlo con noi, è legato al Frosinone da un contratto triennale mentre il Milan si è tenuto una percentuale sulla eventuale rivendita. Quanto Marvin Cuni, ragazzo del 2001, è un giocatore che ha tanta potenzialità ma deve entrare nel nuovo meccanismo del lavoro in un campionato italiano. Colgo l’occasione per ringraziare il mio responsabile scouting Gianluca Longo e Francesco Ridolfo, un ragazzo molto in gamba che lavora anche lui nella nostra Area Tecnica, conosce benissimo le lingue e ci aiuterà in questa occasione nella traduzione per Cuni. Lo considero un attaccante moderno: può ricoprire tutti i ruoli del fronte offensivo. Siamo felici di averlo preso, anche per lui tre anni di contratto e una percentuale sulla eventuale rivendita al Bayern di Monaco”.

Brescianini, sei reduce da un’annata giocata con la sciabola. Oltre le tue qualità, hai messo in mostra doti da combattente. Ti spaventa questa esperienza in serie A o ti dà uno stimolo supplementare?

“Innanzitutto volevo ringraziare il Direttore Angelozzi per le sue belle parole. A Cosenza è stata un’annata molto difficile, chiusa con la ciliegina sulla torta. Ho dovuto tirare fuori gli artigli ma io sono un combattente, siamo riusciti a fare un’impresa alla fine. Non mi spaventa quello che andremo ad affrontare col Frosinone”.

Cuni, quando pensi di essere vicino al 100% della forma?

“Sono molto felice di essere qui a Frosinone. Ci siamo allenati bene durante il ritiro, penso di essere al 100% della condizione e sono pronto a giocare”.

Brescianini, arrivi dal settore giovanile del Milan. Cosa ti porti da quella esperienza? E quali sono state le sensazioni di questo primo mese nel Frosinone?

“Ringrazio il Milan, è stato parte della mia vita per molti anni, da quando ne avevo appena 8. E’ stata un’esperienza molto formativa, al Milan mi hanno dato la possibilità di allenarmi in strutture molto belle e all’avanguardia e mi hanno portato fino all’esordio in serie A. Ora il mio obiettivo è essere un protagonista nel Frosinone e cercare di ripagare tutta la fiducia che sento sulle mie spalle”.

Cuni, quale per lei la differenza tra il calcio tedesco e italiano?

“Principalmente la differenza che noto è una: in Italia proviamo a giocare di più. Ma l’intensità è la stessa, siamo sullo stesso livello”.

Brescianini, il lavoro con Di Francesco che tipo di emozione crea?

“Certamente quello che ha fatto il mister nella sua carriera e nel periodo della Roma è indescrivibile. E’ un allenatore molto attento e scrupoloso alla parte tecnica e tattica, gli piace molto lavorare e io spero di migliorare tanto sotto la sua guida”.

Cuni, arrivi da un Paese del tutto diverso dall’Italia. Come si è trovato in ritiro con i nuovi compagni?

“Qui mi trovo bene, debbo anche dire meglio qui che in Germania”.

Abbiamo visto alcune partite del campionato tedesco, come dice il Direttore lei è un giocatore che sa fare gol in tutti i modi nell’area di rigore avversaria.

“Mi piace stare al centro dell’area ma anche muovermi su tutto il fronte offensivo come pure uscire fuori per cercare il fraseggio con i compagni”.

Brescianini, ad un certo punto dell’estate arriva l’occasione del Frosinone: perché questa tua scelta? E che effetto ti ha fatto giocare lo Stadio?

“Quest’anno secondo me è quello giusto, personalmente ho fatto quegli step che mancavano. Dovevo giocare più partite, il Cosenza mi ha dato certamente la possibilità di migliorare sotto questo punto di vista. Quanto allo stadio ‘Benito Stirpe’ in serie B mi fece un grandissimo effetto, er ail migliore, una struttura molto moderna, bellissimo manto erboso. E quell’effetto magico sarà lo stesso anche in serie A, non vedo l’ora di giocarci”.

Cuni, quali sono i tuoi giocatori di riferimento. E la serie A può essere importante per la nazionale maggiore?

“I miei idoli sono Mpabbé, Cristiano Ronaldo, Lewandowski. La Serie A credo che possa rappresentare anche una buona vetrina per la nazionale maggiore”.

Brescianini, un calciatore al quale ti ispiri?

“Io penso chje nel mio ruolo De Bruyne sia il migliore al mondo. E poi mi ispiro a tutti i grandi giocatori, faccio due nomi su tutti: Fabian Ruiz, Milinkovic Savic”.

Cuni, sai che in Italia sono tutti pazzi del Fantacalcio. Ai tifosi consiglieresti di prenderti?

“Già tanti mi hanno scritto su Instagram, li consiglio di acquistarmi”.

Brescianini, dal punto di vista tattico come procede l’avvicinamento al campionato?

“Dal punto di vista tecnico-tattico, mister Di Francesco ci chiede di essere aggressivi e nello stesso tempo di essere lucidi e creare continue combinazioni con i compagni di reparto. Questo a me piace moltissimo, spero di migliorare tanto e giocarmi qui tutte le chances”.

Cuni, anche per te come procede l’intesa con i compagni di reparto?

“In campo solo parlando tra di noi può crescere l’intesa con tutti i compagni”.

Brescianini, che spunti può darvi l’avvio col Napoli?

“Giocare contro i campioni d’Italia penso sia uno stimolo enorme, le motivazioni saranno altissime. Non c’è sfida più bella che affrontare questo Napoli, fino a poco tempo fa era impensabile”.

Cuni, lo scorso anno giocavi in un attacco a due. Quest’anno come ti adatterai nell’attacco a tre?

“A me cambia poco, magari cambiano i movimenti ma io posso adattarmi”.

Cuni, quanti tuoi compagni conoscono l’inglese?

“Fortunatamente tanti, la comprensione in campo è buona”.

Interviene il direttore Angelozzi: “Il mister parla l’inglese, il nostro preparatore Massimo Neri conosce le lingue anche per le sua ampie esperienze internazionali. I collaboratori sono eccezionali, compresi i qui presenti Longo e Ridolfo”.