Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato questa mattina a Cassino in occasione delle commemorazioni per l’80° anniversario del bombardamento che distrusse la città ciociara durante la Seconda Guerra Mondiale. Al suo arrivo in città il Capo dello stato ha deposto una corona presso il Monumento ai Caduti sito in Piazza Alcide De Gasperi e, successivamente, si è tenuta la cerimonia con una preghiera commemorativa per i Caduti del conflitto bellico che è stata officiata dal Mons. Gerrado Antonazzo, Vescovo di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo e che ha avuto come seguito l’intervento del sindaco di Cassino, Enzo Salera. Subito dopo la parola è passata al presidente Mattarella che nel suo discorso di chiusura della manifestazione ha parlato del ruolo dell’art 11 della Costituzione, dicendo che li c’è “una affermazione solenne – ha dichiarato il Capo dello stato – il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Sono le poche parole dell’art.11 che contiene le ragioni, le premesse del ruolo e delle posizioni del nostro Paese nella comunità internazionale: costruire ponti di dialogo, di collaborazione con le altre nazioni, nel rispetto di ciascun popolo“. Poi Mattarella ha aggiunto: “Mentre un sentimento di pietà si leva verso i morti, verso le vittime civili, non può che sorgere, al contempo, un moto di ripulsa da parte di tutte le coscienze per la distruzione di un territorio e delle sue risorse, per l’annientamento delle famiglie che lo abitavano, nel perseguimento della cieca logica della guerra, quella della riduzione al nulla del nemico, senza nessun rispetto per le vittime innocenti. Lutti e sofferenze, pagate in larga misura dalla incolpevole popolazione civile, a partire dal funesto bombardamento del 15 febbraio contro l’Abbazia, nel quale, con i monaci, perirono famiglie sfollate, tante persone che vi si erano rifugiate contando sull’immunità di un edificio religioso, espressione di alta cultura universalmente conosciuta. Ma la guerra non sa arrestarsi sulla soglia della barbarie“. infine c’è stato un ulteriore pensiero per la stessa città di Cassino: “La nuova Abbazia ha la stessa vocazione ma ambisce anche a essere prova di un’accresciuta consapevolezza degli orrori delle guerre e di come l’Europa debba assumersi un ruolo permanente nella costruzione di una pace fondata sulla dignità e sulla libertà. Ne siamo interpellati. Sono mesi – ormai anni – amari quelli che stiamo attraversando. Contavamo che l’Europa, fondata su una promessa di pace, non dovesse più conoscere guerre“.

Presenti alla commemorazione di Cassino anche il Ministro della Difesa Guido Crosetto e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca che ha poi seguito il Capo dello Stato che si è recato subito dopo a Ferentino, dove ha reso omaggio alla memoria di Don Giuseppe Morosini, Medaglia d’oro al Valore Militare.

 

Fonte foto: Quirinale.it