Marco Perissa, deputato del gruppo Fratelli d’Italia, è il nuovo coordinatore della sezione di Roma del partito. I giornalisti di Canale 81 Lazio hanno voluto conoscerlo per chiedergli come il partito si organizzerà sul territorio romani in vista delle elezioni europee dell’8 e il 9 giugno prossimo.
Ma prima, chi è Marco Perissa?
Nasce a Roma, il 22 maggio 1982. Dopo aver conseguito la maturità scientifica presso il liceo scientifico “Giuseppe Peano” di Roma, consegue la laurea magistrale in Scienze Economiche. Sposato, è padre di una bambina, si legge su wikipedia. Aldilà dell’essenziale di Perissa è importante dire che è stato tra gli animatori di Atreju. Dal 2004 al 2009 è stato il responsabile romano di Azione Studentesca, movimento legato ad Alleanza Nazionale. Nel 2009 aderisce al Popolo della Libertà e nel giugno del 2012 assume la presidenza della Giovane Italia, ruolo ricoperto sino ad allora dall’attuale premier Giorgia Meloni che ha poi seguito in Fratelli d’Italia. Poi nel 5 maggio del 2014 fonda Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile dello stesso partito. Nel frattempo ha lavorato per anni nell’ambito sportivo – è stato anche campione di nuoto – ed è tutt’ora consigliere nazionale del Coni. Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 viene eletto alla Camera dei deputati con il gruppo di Fratelli d’Italia. Il 24 marzo scorso al congresso romano di Fratelli d’Italia, 21mila dei 40mila iscritti al partito hanno espresso la preferenza sul suo nome per affidarle il coordinamento della sezione di Roma
Lei ha vissuto a pieno Fratelli d’Italia e in tutte le anime che compongono il partito, prima tra i giovani sostenitori poi tra i deputati. Vedersi affidato il coordinamento romano è più un merito per la fedeltà e il suo impegno o è l’onere di traghettare questo veliero in porti ancora più grandi?
“Questa domanda andrebbe fatta a chi mi ha dato fiducia per questo incarico – risponde Perissa – Io lo vivo come un impegno di grandissima responsabilità. Il convegno che si è recentemente celebrato, aldilà del dibattito interno, è stato un momento unitario per tutto il partito. Quindi per me è un onore guidare la federazione di Fratelli D’Italia di Roma”.
Molti titoli di testate giornalistiche guardano alla sua vittoria legandola all’aspro scontro tra meloniani e gabbiani, ovvero la corrente dell’onorevole Fabio Rampelli all’interno di Fratelli d’Italia. Possiamo dire che il suo nome mette tregua alla faida?
“No. Il mio nome è quello che mette tregua a questa fantasia giornalistica. La mia candidatura era slegata dalla faida Rampelli-Meloni, perché non essendoci mai stata una faida di questo genere, si è trovato un candidato unitario”.
Roma ha tante anime, molte facce. La Capitale non è mai stata la roccaforte di una bandiera politica, anzi i partiti hanno sempre dovuto guadagnare sul campo la fiducia degli elettori romani. Quale sarà il suo segreto per dialogare con chi è ancora scettico sull’andamento dell’attuale Governo?
“Non ci sarà nessun segreto. Renderemo il lavoro della federazione romana trasparente, partecipato, condiviso e cercheremo nei più disparati angoli della città. Utilizzeremo questo lavoro per far sapere ai cittadini romani quanto di buono il governo di Giorgia Meloni sta facendo anche nell’interesse della città di Roma nonostante ci sia un Sindaco del Partito Democratico. Questa è la dimostrazione che Fratelli d’Italia è una forza politica che tiene al bene comune a prescindere dalle rivendicazioni di parte. Questa è la ricetta, poi saranno i cittadini a valutare i risultati che raggiungeremo in questi due anni ”.
Lei è vicepresidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. Non possiamo nasconderci dietro un dito. Nel nostro paese, tutto, quindi anche nella capitale, i cittadini vivono un senso di insicurezza. Che cosa sta facendo il governo?
“Arriverà a breve un pacchetto sicurezza. E’ chiaro che da questo punto di vista il governo farà quello che deve nelle sue competenze. In piena sinergia con il Ministero dell’Interno, gli organi della Regione Lazio e tutte le amministrazioni locali. Credo nella funzione fondamentale dell’effetto deterrente delle pene e la loro applicazione. Il tema della criminalità e dell’illegalità riguarda anche lo stato di salute delle periferie, quindi parliamo di riqualificazione, rigenerazione, per trasformare quelle zone della città dove si vivono i fenomeni criminali. Anche dal punto di vista urbanistico e architettonico, si può fare tante per restituire ai cittadini una visione positiva della città e una qualità della vita che sia degna per uomini e donne che vivono nella legalità.
Gli interventi da mettere in campo sono tanti e vanno da una corretta assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale a soggetti sottoposti a misure cautelari per evitare l’alta concentrazione criminale in luoghi ristretti. Quindi siamo al lavoro su molti livelli, non solo quello legislativo per far tornare i cittadini a sentirsi sicuri”.
Ci saranno più assunzioni nelle Forze dell’Ordine?
“Noi abbiamo approvato la proroga di un piano straordinario che prevede l’assunzione di circa 6mila operatori di forze pubbliche: l’Operazione Stazioni Sicure. Non è abbastanza ovviamente quindi siamo a lavoro per aumentare ulteriormente il personale in campo”.
Tra 8 mesi ci sarà il Giubileo. Ci possiamo aspettare una città sicura e pulita?
“Questa domanda andrebbe fatta al Sindaco Gualtieri. La Porta Santa apre l’8 dicembre prossimo. Temo che alcuni cantieri li ritroveremo ancora aperti. Inoltre bisogna dire che i cantieri avviati sono solo una parte di quelli programmati. Molti altri sono rimasti solo sulla carta. Ho il timore che questo straordinario gettito di risorse che arriva alla città di Roma grazie all’anno giubilare sia l’ennesima opportunità sprecata da un’amministrazione che non è in grado di atterrare le opportunità economiche”.
Quindi non condivide l’entusiasmo espresso dal ministro della Cultura Sangiuliano e il Sindaco di Roma Gualtieri alcuni giorni fa nella presentazione della nuova passeggiata per i Fori Imperiali?
“Condivido l’entusiasmo per la riqualificazione di una zona che è il cuore pulsante della città, ma sono dell’idea, certo che il ministro Sangiuliano la pensi esattamente come me, che la riqualificazione della passeggiata dei Fori Imperiali sia insufficiente alla città di Roma che gode di un patrimonio culturale, artistico e monumentale immenso su cui il ministro sta facendo un lavoro eccezionale”.
Tra i grandi e importanti appuntamenti che dovrà affrontare, a maggio si voterà per il rinnovo del parlamento europee. Una tornata elettorale molto importante. Mentre in altri partiti si sgomita per avanzare la propria candidatura, in Fratelli d’Italia si lavora in silenzio e con cautela. Si in attesa dei diktat dalla segreteria nazionale o è in corso una valutazione estremamente attenta di ciascun candidabile?
“Sosterremo tutti i candidati che saranno espressione di tutta l’Italia Centrale. La federazione ribadirà il principio: i candidati di Fratelli D’Italia sono i migliori in campo e li sosteniamo fino all’ultimo giorno possibile. Assolutamente nessun diktat. Piuttosto, come è avvenuto per la composizione della squadra di Governo, Fratelli D’Italia ha dimostrato un atteggiamento molto maturo di un partito di governo che non si sottrae al dibattito interno, ma che è ben attento a mettere in pasto ai giornalisti il nome di un candidato”.