Riceviamo e pubblichiamo:

Cari Aquesiani, Torresi, Trevinanesi ed amici dei paesi limitrofi è importante che sappiate che lunedì 15 luglio all’assemblea dei sindaci, il direttore generale della Asl Egisto Bianconi, ha presentato l’atto aziendale.Il testo è top-secret ma ci hanno riferito che l’intenzione è far sì che tutti i reparti del nostro ospedale non facciano più riferimento al primario interno bensì all’ospedale di Belcolle. Se avrete avuto modo di leggere qualche articolo a riguardo avrete notato come ci venga spiegato che queste iniziative hanno lo scopo di migliorare il servizio sanitario e che“un cambio di passo è necessario per rafforzare l’appeal verso i cittadini”. Quello che invece non vi dicono è che questo atto aziendale ha come fine la chiusura dell’Ospedale di Acquapendente.Non potendo dirvi “chiudiamo l’ospedale” (poiché se lo facessero si dovrebbero scontrare con molti cittadini/votanti), cosa fanno?Tolgono un po’ alla volta i servizi per poi giustificarne la chiusura.Infatti se passasse questo atto aziendale accadrebbe che, vista la grave e diffusa carenza di personale nelle strutture ospedaliere, per ricoprire i posti carenti di Viterbo attingerebbero a quelli di Acquapendente. La motivazione sarà legittima e nessuno potrà obiettare poiché sembrerà ovvio che bisogna in primo luogo salvaguardare il grande ospedale di Belcolle a discapito del piccolo ospedale di Acquapendente.A questo punto cosa accadrà?Che l’ospedale di Acquapendente sarà declassato a “casa di comunità”.Sarà un PPI (Punto di Primo Intervento) con medico presente solamente durante la giornata e non più un Pronto Soccorso H24.Ci verrà tolto l’anestesista / rianimatore (che ricordiamo ad oggi è presente solo dal lunedì al venerdì nella fascia diurna) ed a quel punto poco rimarrà dell’Ospedale.Senza dimenticare che il reparto di medicina di Acquapendente diventerebbe un distaccamento di Viterbo e nessuno del personale vorrà metterci piede in quanto già declassato (all’incirca nel 2013) per patologie da media a bassa intensità.La storia ci ha insegnato che ogni servizio o unità di personale che in passato ci è stato tolto non è stato più restituito al nostro Ospedale. Guardate cosa è accaduto dopo l’atto aziendale del 2018, vogliamo inoltre sottolineare la sottrazione dall’organico del Direttore Sanitario, come se questa fosse una figura professionale di secondo piano. Quando invece questo professionista è colui che cura, gestisce e controlla l’aspetto igienico sanitario dell’intero Ospedale. Tanto per darvi un’idea della sua importanza vi basti sapere che anche un Centro Termale ha il proprio direttore Sanitario!Cari concittadini, nelle strutture sanitarie di Tarquinia e Civita Castellana è prevista la presenza del Direttore Sanitario, ad Acquapendente invece ci è stato tolto.Noi vogliamo dignità per il nostro Ospedale, pari dignità con le altre due strutture sanitarie.Se non sapete di cosa sto parlando vi invitiamo a dare un’occhiata ai nostri articoli.

https://insiemepercambiareacquapendente.weebly.com/comunicati/ospedale-di-acquapendente-mantenere-la-struttura-nel-centro-storico-potenziando-i-servizi#/

https://insiemepercambiareacquapendente.weebly.com/comunicati/ospedale-di-acquapendente-ecco-come-ci-tolgono-i-servizi#/

A chi ci dice che tutto questo lo fanno per noi, a chi ci dice che è nelle loro intenzioni migliorare il servizio e che “un cambio di passo è necessario per rafforzare l’appeal verso i cittadini” noi rispondiamo che il cambio di passo necessario a rafforzare l’appeal che vogliamo è il reintegro di tutto il personale che ci è stato tolto!Un esempio esempio su tutti? Nel periodo covid cì è stato tolto il Rianimatore e mai più reintegrato! E come questo sono tanti i servizi che negli anni ci sono stati tolti e mai più restituiti.Cari concittadini questo atto aziendale è l’ennesima giocata che, se non ci opponiamo, porterà alla chiusura del nostro Ospedale poiché, lo ripeto ancora una volta, il loro obiettivo è toglierci un po’ alla volta tutti i servizi per poi giustificare la chiusura.Se adesso stai pensando “ma noi cosa possiamo fare?” allora presta attenzione a quanto stiamo per dirti.Secondo te per quale motivo ci stanno togliendo un po’ alla volta i servizi e non lo fanno in un solo colpo?Secondo te perché devono mascherare lo smantellamento dicendo che “lo fanno per migliorare il servizio” invece di dirci la verità?Fanno tutto questo perché… hanno paura! Hanno paura che i cittadini capiscano e si uniscano per difendere ciò che gli spetta di diritto. Per questo ci mentono!Solo questo dovrebbe mostrarti il potere che avremmo se decidessimo di unirci e combattere con i mezzi consentiti per legge.Ricorda. Senza il nostro consenso loro non hanno alcun potere!Se ci segui avrai visto come noi di “Insieme per cambiare” in questi anni stiamo difendendo il nostro paese (se ancora non ci conosci ti invitiamo a visitare la nostra pagina web dove troverai i documenti con tutte le nostre azioni) ed oggi siamo qui per farti una proposta.Abbiamo aperto una raccolta firme che ci impegneremo a presentare alla Asl di Viterbo.In questa petizione chiediamo di:

  • Portare a termine i lavori di adeguamento, ampliamento e messa in sicurezza della storica struttura dell’ospedale di Acquapendente.
  • Potenziare i servizi sanitari esistenti, come stabilito nella delibera asl n.898 del 2014
  • Riattivare l’ambulatorio di Endoscopia Digestiva a pieno regime.
  • Disporre di un anestesista/rianimatore H24 come previsto dalla legge.
  • Rendere di nuovo operativo il servizio di fisioterapia anche per cronici.

Ciò che ti chiediamo è firmare questa petizione e condividere questo articolo. È importante che tu possa diffondere la notizia. Mandalo a tutte le persone che conosci e che possono aiutarci a difendere il nostro ospedale. Basta una firma, clicca qui https://www.change.org/p/salviamo-l-ospedale-di-acquapendente

Cari Aquesiani, Torresi e Trevinanesi. Cari amici dei paesi limitrofi. È arrivato il momento di unirci e di fare sentire la nostra voce!

Noi ce la stiamo mettendo tutta ma abbiamo bisogno del vostro aiuto.

I consiglieri

Federica Friggi e Domitilla Agostini