L’Assemblea Capitolina ha approvato il Piano casa 2023-2026, il via libera è arrivato con 24 voti a favore, 3 contrari e 7 astenuti. La maggioranza si è espressa a favore della proposta di deliberazione presentata dall’assessore alle Politiche abitative di Roma Capitale Tobia Zevi e dal presidente della commissione competente Yuri Trombetti. A fronte dell’aumento del numero delle persone in graduatoria, lo stesso assessore Zevi aveva riferito prima della riunione dell’Assemblea che ci fossero oltre 15 mila le domande raccolte. Nello specifico invece, il piano si compone di 4 punti, a partire dal reperimento di nuovi alloggi che vede sotto questo aspetto l’acquisto di 120 immobili di proprietà dell’Inps che Zevi ha confermato essere in fase di rogito, a cui va aggiunta la manifestazione d’interesse per reperire altri alloggi sul mercato che verrà pubblicata a breve. In totale, grazie ad un investimento di 220 milioni, saranno 2.000 le case di proprietà pubblica in più. Gli altri 3 punti di cui si compone il Piano casa di Roma Capitale, riguardano i progetti di recupero e autorecupero del patrimonio esistente, la riforma del welfare abitativo in cui verrà inserito un assegno universale per sostenere chi rischia di perdere la casa e allo stesso tempo possa aiutarli ad uscire dalle difficoltà e infine, come ultimo punto del piano, c’è l’individuazione di nuovi strumenti come l’Osservatorio sulla condizione abitativa e l’Agenzia sociale dell’abitare. Secondo l’Amministrazione capitolina, quest’ultima potrà gestire un fondo di garanzia che consentirà di supportare l’incontro tra domanda e offerta e attorno all’Agenzia, commenta Zevi “potrà svilupparsi un rivoluzionario interventismo sul mercato della locazione e della compravendita immobiliare, con l’intento di produrre un utile effetto calmieratore su tutto il territorio”.