Torna l’Europa League e di conseguenza torna in campo anche la Roma che nella serata di giovedì 5 ottobre alle 21 ospiterà all’Olimpico la formazione svizzera del Servette. Tra i giallorossi e la squadra di Ginevra non ci sono precedenti ufficiali, dunque domani sarà la prima sfida in assoluto. la Roma arriva a questa partita con 3 punti in classifica, ottenuti grazie al successo in trasferta nel primo turno in casa dello Sheriff Tiraspol. Come di consueto il giorno prima della partita il tecnico Josè Mourinho e uno dei calciatori della rosa – oggi è stato il turno di Leandro Paredes – hanno parlato in conferenza stampa. L’allenatore giallorosso si è soffermato sul turnover che domani vedrà Dybala partire dalla panchina – notizia ampiamente annunciata al termine della sfida contro il Frosinone di domenica scorsa – sugli obiettivi della Roma nel torneo e su alcuni singoli, compreso Paredes.

Turnover

“E’ una situazione che non possiamo nascondere, è un problema reale per le squadre che giocano in Europa. Soprattutto per chi ha rose meno equilibrate. Anche in altri paesi se ne parla di queste situazioni perché portano a infortuni, diminuisce l’intensità di gioco. Succede e la gente lo capisce. È una situazione dalla quale non ci possiamo nascondere. Faremo qualche cambio, è ovvio. Ho detto che Dybala sarà in panchina e riposeranno anche altri. Vogliamo vincere e dobbiamo avere una squadra in grado di farlo. Per questo non sarà un turnover totale ma qualcosa si farà”. Poi Mourinho ha aggiunto delle considerazioni sullo stato di forma mentale della sua squdra: “Ho fiducia nei giocatori e nello staff. Non stare in panchina può avere un piccolo impatto però non voglio andare oltre. Un piccolo impatto che dipende da come va la partita. Abbiamo vinto e perso con me fuori. Non fa differenza. Dopo l’Empoli ho detto che con un altro allenatore sarebbe stata una cosa incredibile e con noi è stato normale vincere 7-0. Dopo una sconfitta non diventiamo scarsi. Dico questo quando vinciamo e quando perdiamo. Dopo il Frosinone abbiamo lavorato su tutto quello che abbiamo fatto bene e su quello che non abbiamo fatto bene. Questo definisce ciò che siamo. Abbiamo vinto ma non siamo stati perfetti. Semplice lavorare con le cose positive e ti migliora fiducia e autostima. Quando lavori sugli errori devi farlo in modo equilibrato ma va fatto. Oggi abbiamo iniziato a lavorare per il Servette nei limiti. C’è poco tempo, abbiamo fatto il nostro lavoro. Fase difensiva e offensiva senza grande intensità. La situazione è questa”.

Gli obiettivi in Europa League

“Il primo obiettivo è qualificarci, il secondo è arrivare primi. L’anno scorso abbiamo giocato due partite in più contro una squadra che arrivava dalla Champions. Dobbiamo arrivare primi, è presto per parlare dove possiamo arrivare. Dobbiamo andare passo passo. Se vedi le squadre che ci sono, sono di altissimo livello. Se vedi le due gare di Champions puoi immaginare che arriverà sicuramente uno squalo. E’ difficile ma lo era anche l’anno scorso e ci siamo arrivati. Prima di tutto dobbiamo arrivare primi poi a febbraio ci penseremo”.

I singoli: Bove e Paredes

Prima di tutto lasciami fare lo scemo. Ho il diritto ogni tanto, quando parlate di Bove ricordate chi lo ha fatto. Quando sono arrivato stava andando in Serie C. Dammi un po’ di credito. Giocherà domani, è un ragazzo sano e non ha storia clinica. Lavora sempre alla grande anche quando non gioca ed è una qualità preziosa nel calcio di oggi dove molte volte i ragazzi non hanno questa forza mentale e questo ragazzo è straordinario. Più minuti giochi e più ha possibilità di migliorare. Prende sempre i minuti con senso di responsabilità. Giocherà ed è sempre positivo averlo nella squadra. Nel secondo tempo di domenica ha avuto più spazio e ha avuto l’opportunità di arrivare davanti alla porta. Sta crescendo e l’orribile allenatore è orgoglioso di aver dato l’opportunità a Bove di passare dalla C all’essere importante per il calcio italiano e per la Roma”. Poi si parla di Leandro Paredes, seduto accanto al tecnico in conferenza stampa: “E’ un prodotto finito come giocatore. Non è un ragazzino in fase di evoluzione. E’ quel giocatore che io ti dico che in fase offensiva mi è sempre piaciuto. Adesso che lavoro con lui dico che lo amo con la palla al piede. La squadra con lui è diventata una squadra che invece di avere meno possesso palla ha sempre più possesso dell’avversario. E’ una sua caratteristica, ha tranquillità con la palla e se la gode. Senza palla è un pochino quello che siamo noi, non solo Leo. Non siamo una squadra molto veloce, con una transizione forte e reattiva. Quello che cerchiamo di fare sempre come squadra è di trovare equilibrio. Se riusciamo a fare questo il problema si sente meno. Col Frosinone mi è piaciuto l’equilibrio della squadra. La vera opportunità che hanno avuto è stata una palla in profondità che non abbiamo anticipato. Non penso che è stata colpa del centrocampo ma è stato un problema della difesa. La tua analisi è corretta, mi piaceva tantissimo Matic per questo ha giocato con me in 3 club, mi piace Paredes come giocatore e lo amo in fase offensiva. E’ un grande calciatore“.

L’avversario: il Servette

E’ importante per voi, ma anche per noi perché noi abbiamo la responsabilità di vincere. Non so quali siano le aspettative del Servette in Coppa ma conosco le nostre. E’ una squadra che va rispettata e ha un buon allenatore. Ci ho giocato contro e ha un collettivo ben organizzato. Non è facile e per questo cambierò solo 3-4 giocatori. Auguro ai tifosi del Servette una bella serata a Roma ma spero che tornino a casa con 0 punti”.